L'ecoansia si cura con lo Xanax, non con la Tesla
Gentile Direttore,
mi permetto di sottoporre alcuni dati alla “giornalista ambientale” che potrà verificare la bontà di quanto espongo (è il suo mestiere), precisando che nel periodo da me considerato nell’ ambito metereologico (1836-1945) la quantità di CO2 in atmosfera è rimasta pressochè costante e con valori più bassi di quelli attuali. Credo che dalla mia esposizione potrà facilmente intuire i miei dati non arrivino dal gruppo facebook “negazionistih riunitih” e comunque sono recuperabili da qualsiasi “giornalista ambientale” googlando sui siti specializzati (NASA, NOA, numerosi siti in italiano di climatologia, scienza delle nubi di cui sono semplice appassionato).
Trend termico:
Il riscaldamento globale, dal 2003, è in uno “iato” che registra nessun riscaldamento (+0,1 C) nel ventennio 2003-2023, dopo una poderosa salita che dura da circa il 1970 al 2003, la quale segue un altro iato (pausa) che va da (grossomodo) la fine della seconda guerra mondiale alla fine degli anni 60; tra le due grandi guerre una altra poderosa rampa in salita che segue una pausa durata dal 1880 al 1905, dove riprende una rampa (tornando a ritroso) che si arresta intorno al 1880. Un periodo di poderoso raffreddamento che va dal 1670 al 1815 (minimo Solare di Dalton) che segue il più poderoso minimo di Maunder, periodo così freddo che obbligò i Vichinghi ad abbandonare la loro terra verde coltivabile, la Groenlandia, la loro isola natale (la gruen-land-ia che oggi non è tanto gruen-greeen ma bensì weiss-bianca) per trasferisi stretti dalla morsa del ghiaccio in Svezia, ghiaccio che ora si scioglie ma per estensione è innumerevolmenrte superiore a quello presente nel 1550; altro piccolo periodo veramente freddo andando a ritroso (minimo di Sporer); questo periodo segue un periodo caldo chiamato “l’optimum medioevale” in cui le temeprature erano 1,4-2 gradi più alte di oggi (oh my God! e l’ estinzione?), l’ optimum segue un periodo più freddo che va più o meno dal 500 al 1100d.C. che ha fatto seguito a quello che viene chiamato “periodo caldo Romano” in cui i 20 elefanti di Pirro valicavano nel Novembre del 280 a.C. le alpi cibandosi di 150kg di erba verde a testa al giorno - leggi 3 tonnellate di erba al giorno - si stima le temperature fossero 2,2-2,5 C più alte che nel 2023, sempre “oh my God e chi glie lo dice a Greta?”; periodo caldo, questo, che a sua volta segue un lungo periodo freddo che fece seguito ad un periodo caldo che permise ad Oetzi (la mummia del Similaun) di andare a caccia a 3300 metri di quota, venire ucciso probabilmente da dei cacciatori rivali con una freccia alla schiena e finire sepolto dalla neve e rimanerci per gli ultimi 5000 anni…).
Ghiacciaio del Morteratsch-Bernina, fronte nord Svizzero (monitorato dal 1815), bellissima passeggiata alla portata di qualsiasi giornalista ambientale comprendente numerose paline glaciolociche:
1836: in ritirata di 300 metri rispetto al 1815
1855: ulteriore ritirata di 260 metri
1887: ritirata di 800 metri rispetto al 1815
1904: ritirata di 1,2km dalla quota del 1815
1922: ritirata di 1,8km rispetto al 1825
1945: ritirta di 2,4km
co2 nel periodo: costante
Meteo Italia:
Maggio 1847, isoterma a 1500 metri di 20 gradi, cupola africana che ha portato la temperatura nelle campagne romane a 39-41 gradi
estate 1853: venerdì’ 29 luglio 43 gradi toccati a Latina, 12 giorni di anticiclone africano tengono le temperature costanti per 11 giorni sul centro sud
22 luglio 1859: la più potente onda del trentennio porta le temperature del Lazio, della Toscana e dell’ Umbria costantemente oltre i 40 gradi per una settimana, di notte il termometro non scende mai sotto i 37. 42 gradi a Salerno.
19 luglio 1865: 40 gradi costanti nelle campagne della Maremma, temeprature ferme per 17 giorni oltre i 35 gradi su centro sud
27 luglio 1867: nell’ entroterra toscano raggiunti e superati i 41 gradi
19 gennaio 1869: -22 gradi nella piana del Polesine
6 febbraio 1869: milano registra 23 gradi
30 giugno 1879: su corsica e sud della spagna toccati e sorpassati i 43 gradi
Maggio 1902, zero gradi per buona parte del mese su centro e nord Italia
Febbraio 1903, 12 giorni di favonio consecutivi con punte di 22 gradi in tutta la lombardia ed il Piemonte
Settembre 1906, onda di calore su Londra, 35 gradi al termometro di buckingham palace
Settembre 1911, ondata di caldo su toscana e contro italia con temperature sempre oltre i 35 gradi per oltre 8 giorni
Luglio 1918, potente onda di calore con temperature fino a 40 gradi in città e collina, nel mese di Settembre nuova ondata di calore con temperature di 35 gradi
Febbraio 1919, a Viterbo si toccano i -18
Febbraio 1920, temperature di oltre 20 gradi in città e collina del nord italia
10 agosto 1921: a Roma si toccano i 40 gradi
1 Novembre 1926, onda di calore africana con delta termico positivo su lazio di +14 gradi
Gennaio 1929, isoterma a -22 batte il record di gelo precedente del 1836
20 gennaio 1935, la Tuscia raggiunge i -16
Luglio 1935: onda di calore africana su roma con temperature di 38/39 gradi per 11 giorni
Luglio 1945: isoterma a 1500 metri di soli +4C, record storico assoluto
Marzo 1943: A Roma si toccano i -13
Co2 nel periodo: costante
Trombe d’aria di maggior rilievo (ne ho un elenco sterminato che parte dal 156 a.C.):
1772: Favara, numerosi morti per tre trombe d’aria in contemporanea
1832: Otranto rasa al suolo da due trombe di categoria f2/f3
1868: tornado F2/F3 (venti 170km/h) polverizza le campagne toscane
1884: Catania, Cibali ed Onnina devastate da una tromba d’aria, 30 morti, 600 feriti.
1886: Longato, tromba di forza F3 (record italiano) - 40 morti
1892: paese di Polesella cancellato dalle carte geografiche da venti sino a 150km/h, numerosi morti
1897: 61 morti, 1300 feriti, 80km di percorso della tromba con venti fino a 180km/h
1904: Sorrento rasa al suolo
1905: Grazzanise devastata da due trombe
1910: Brianza orientale devastata da due trombe d’aria e grandine sino a 13 cm
1910: Busto colpita da tromba f3, 60 morti e quasi 2000 feriti
1930: Napoli flagellata da una gigantesca tromba marina, numerosi morti
1930: Montello, crolla pure il campanile per una tromba che devasta il paese, record europeo, magnitudine F4 (venti sino a 200km/h ed oltre), 104 morti e 903 feriti
1952: Trino vercellese raso al suolo da 2 trombe
1957: Oltrepò pavese raso al suolo da 4 tornado
1957: Robecco azzerata
1961: Pomezia e castelgandolfo rase al suolo
1961: Pavona rasa al suolo
1964: Tarquinia devastata da due trombe di cui una di categoria F2
1970: Venezia flagellata, 31 morti
1995: cividino, raso al suolo zona industriale e parte dell’ abitato
Concludo dicendo che il venerdì, invece che scioperare, sarebbe bello passarlo chini in biblioteca a studiare: avremmo meno cretini in preda ad ecoansia; magari qualcuno si calmerà un poco scoprendo che i Romani di SPQR sono riusciti lo stesso a porre le basi per la civiltà da cui deriviamo malgrado facesse più caldo allora di quello che farà (forse) nel 2100. Gente che compra la Tesla (fatta in Cina e caricata con il carbone bruciato nelle centrali) convinti di salvare il pianeta ne abbiamo, però studiando potremmo capire che, anche fosse vero ci estingueremo tutti nel giro di 30 anni, per il pianeta sarebbe gran guadagno: farebbe un ruttino, in duemila anni si rimangerebbe la nostra plastica, in 15.000 i polimeri di litio in cui sono fatte le batterie delle auto elettriche ed in non più di 100.000 il wafer di silicio dei pannelli fotovoltaici trasformandoli in humus, tornerebbe a girare intorno al sole più verde, ricco di fauna e flora (le piante amano la Co2…) e spensierato che mai fino al prossimo asteroide o supervulcano; un altro reset e si riparte.
mi permetto di sottoporre alcuni dati alla “giornalista ambientale” che potrà verificare la bontà di quanto espongo (è il suo mestiere), precisando che nel periodo da me considerato nell’ ambito metereologico (1836-1945) la quantità di CO2 in atmosfera è rimasta pressochè costante e con valori più bassi di quelli attuali. Credo che dalla mia esposizione potrà facilmente intuire i miei dati non arrivino dal gruppo facebook “negazionistih riunitih” e comunque sono recuperabili da qualsiasi “giornalista ambientale” googlando sui siti specializzati (NASA, NOA, numerosi siti in italiano di climatologia, scienza delle nubi di cui sono semplice appassionato).
Trend termico:
Il riscaldamento globale, dal 2003, è in uno “iato” che registra nessun riscaldamento (+0,1 C) nel ventennio 2003-2023, dopo una poderosa salita che dura da circa il 1970 al 2003, la quale segue un altro iato (pausa) che va da (grossomodo) la fine della seconda guerra mondiale alla fine degli anni 60; tra le due grandi guerre una altra poderosa rampa in salita che segue una pausa durata dal 1880 al 1905, dove riprende una rampa (tornando a ritroso) che si arresta intorno al 1880. Un periodo di poderoso raffreddamento che va dal 1670 al 1815 (minimo Solare di Dalton) che segue il più poderoso minimo di Maunder, periodo così freddo che obbligò i Vichinghi ad abbandonare la loro terra verde coltivabile, la Groenlandia, la loro isola natale (la gruen-land-ia che oggi non è tanto gruen-greeen ma bensì weiss-bianca) per trasferisi stretti dalla morsa del ghiaccio in Svezia, ghiaccio che ora si scioglie ma per estensione è innumerevolmenrte superiore a quello presente nel 1550; altro piccolo periodo veramente freddo andando a ritroso (minimo di Sporer); questo periodo segue un periodo caldo chiamato “l’optimum medioevale” in cui le temeprature erano 1,4-2 gradi più alte di oggi (oh my God! e l’ estinzione?), l’ optimum segue un periodo più freddo che va più o meno dal 500 al 1100d.C. che ha fatto seguito a quello che viene chiamato “periodo caldo Romano” in cui i 20 elefanti di Pirro valicavano nel Novembre del 280 a.C. le alpi cibandosi di 150kg di erba verde a testa al giorno - leggi 3 tonnellate di erba al giorno - si stima le temperature fossero 2,2-2,5 C più alte che nel 2023, sempre “oh my God e chi glie lo dice a Greta?”; periodo caldo, questo, che a sua volta segue un lungo periodo freddo che fece seguito ad un periodo caldo che permise ad Oetzi (la mummia del Similaun) di andare a caccia a 3300 metri di quota, venire ucciso probabilmente da dei cacciatori rivali con una freccia alla schiena e finire sepolto dalla neve e rimanerci per gli ultimi 5000 anni…).
Ghiacciaio del Morteratsch-Bernina, fronte nord Svizzero (monitorato dal 1815), bellissima passeggiata alla portata di qualsiasi giornalista ambientale comprendente numerose paline glaciolociche:
1836: in ritirata di 300 metri rispetto al 1815
1855: ulteriore ritirata di 260 metri
1887: ritirata di 800 metri rispetto al 1815
1904: ritirata di 1,2km dalla quota del 1815
1922: ritirata di 1,8km rispetto al 1825
1945: ritirta di 2,4km
co2 nel periodo: costante
Meteo Italia:
Maggio 1847, isoterma a 1500 metri di 20 gradi, cupola africana che ha portato la temperatura nelle campagne romane a 39-41 gradi
estate 1853: venerdì’ 29 luglio 43 gradi toccati a Latina, 12 giorni di anticiclone africano tengono le temperature costanti per 11 giorni sul centro sud
22 luglio 1859: la più potente onda del trentennio porta le temperature del Lazio, della Toscana e dell’ Umbria costantemente oltre i 40 gradi per una settimana, di notte il termometro non scende mai sotto i 37. 42 gradi a Salerno.
19 luglio 1865: 40 gradi costanti nelle campagne della Maremma, temeprature ferme per 17 giorni oltre i 35 gradi su centro sud
27 luglio 1867: nell’ entroterra toscano raggiunti e superati i 41 gradi
19 gennaio 1869: -22 gradi nella piana del Polesine
6 febbraio 1869: milano registra 23 gradi
30 giugno 1879: su corsica e sud della spagna toccati e sorpassati i 43 gradi
Maggio 1902, zero gradi per buona parte del mese su centro e nord Italia
Febbraio 1903, 12 giorni di favonio consecutivi con punte di 22 gradi in tutta la lombardia ed il Piemonte
Settembre 1906, onda di calore su Londra, 35 gradi al termometro di buckingham palace
Settembre 1911, ondata di caldo su toscana e contro italia con temperature sempre oltre i 35 gradi per oltre 8 giorni
Luglio 1918, potente onda di calore con temperature fino a 40 gradi in città e collina, nel mese di Settembre nuova ondata di calore con temperature di 35 gradi
Febbraio 1919, a Viterbo si toccano i -18
Febbraio 1920, temperature di oltre 20 gradi in città e collina del nord italia
10 agosto 1921: a Roma si toccano i 40 gradi
1 Novembre 1926, onda di calore africana con delta termico positivo su lazio di +14 gradi
Gennaio 1929, isoterma a -22 batte il record di gelo precedente del 1836
20 gennaio 1935, la Tuscia raggiunge i -16
Luglio 1935: onda di calore africana su roma con temperature di 38/39 gradi per 11 giorni
Luglio 1945: isoterma a 1500 metri di soli +4C, record storico assoluto
Marzo 1943: A Roma si toccano i -13
Co2 nel periodo: costante
Trombe d’aria di maggior rilievo (ne ho un elenco sterminato che parte dal 156 a.C.):
1772: Favara, numerosi morti per tre trombe d’aria in contemporanea
1832: Otranto rasa al suolo da due trombe di categoria f2/f3
1868: tornado F2/F3 (venti 170km/h) polverizza le campagne toscane
1884: Catania, Cibali ed Onnina devastate da una tromba d’aria, 30 morti, 600 feriti.
1886: Longato, tromba di forza F3 (record italiano) - 40 morti
1892: paese di Polesella cancellato dalle carte geografiche da venti sino a 150km/h, numerosi morti
1897: 61 morti, 1300 feriti, 80km di percorso della tromba con venti fino a 180km/h
1904: Sorrento rasa al suolo
1905: Grazzanise devastata da due trombe
1910: Brianza orientale devastata da due trombe d’aria e grandine sino a 13 cm
1910: Busto colpita da tromba f3, 60 morti e quasi 2000 feriti
1930: Napoli flagellata da una gigantesca tromba marina, numerosi morti
1930: Montello, crolla pure il campanile per una tromba che devasta il paese, record europeo, magnitudine F4 (venti sino a 200km/h ed oltre), 104 morti e 903 feriti
1952: Trino vercellese raso al suolo da 2 trombe
1957: Oltrepò pavese raso al suolo da 4 tornado
1957: Robecco azzerata
1961: Pomezia e castelgandolfo rase al suolo
1961: Pavona rasa al suolo
1964: Tarquinia devastata da due trombe di cui una di categoria F2
1970: Venezia flagellata, 31 morti
1995: cividino, raso al suolo zona industriale e parte dell’ abitato
Concludo dicendo che il venerdì, invece che scioperare, sarebbe bello passarlo chini in biblioteca a studiare: avremmo meno cretini in preda ad ecoansia; magari qualcuno si calmerà un poco scoprendo che i Romani di SPQR sono riusciti lo stesso a porre le basi per la civiltà da cui deriviamo malgrado facesse più caldo allora di quello che farà (forse) nel 2100. Gente che compra la Tesla (fatta in Cina e caricata con il carbone bruciato nelle centrali) convinti di salvare il pianeta ne abbiamo, però studiando potremmo capire che, anche fosse vero ci estingueremo tutti nel giro di 30 anni, per il pianeta sarebbe gran guadagno: farebbe un ruttino, in duemila anni si rimangerebbe la nostra plastica, in 15.000 i polimeri di litio in cui sono fatte le batterie delle auto elettriche ed in non più di 100.000 il wafer di silicio dei pannelli fotovoltaici trasformandoli in humus, tornerebbe a girare intorno al sole più verde, ricco di fauna e flora (le piante amano la Co2…) e spensierato che mai fino al prossimo asteroide o supervulcano; un altro reset e si riparte.
Antonio, “archivista ambientale"