Accadeva 40 anni fa/38, aprile 1983: Parco di Montevecchia una storia lunga 40 anni. L’intervista a Mascheroni del 2017
Il 29 gennaio 1977 si incontrarono i sindaci di Montevecchia, Cernusco, Merate, Olgiate, Rovagnate, Perego, Sirtori, Viganò, Osnago e Lomagna per armonizzare i piani regolatori. Di quell’ampio pezzo di Brianza autentica è stato possibile porre sotto tutela una porzione di 1.100 ettari.
Cacciatori e agricoltori si sono battuti a lungo per limitare sia il perimetro del parco sia le limitazioni previste dai primi regolamenti. E oggi – anche se dimenticati – dobbiamo tutti ringraziare quei sindaci che con lungimiranza ci hanno lasciato in eredità un’area verde di incomparabile bellezza. E una pagina della storia del nostro territorio come ci racconta l’articolo che sotto pubblichiamo per esteso.
Eugenio Mascheroni: ho dedicato 50 anni della mia vita alla pubblica amministrazione, una scelta che mi ha condizionato ma che rifarei. Montevecchia e il Parco sono il mio orgoglio
Sempre nel solco di uno sviluppo armonico tra comuni confinanti ecco che Rovagnate, Perego e Santa Maria Hoé i rispettivi sindaci, Luigi Brambilla, Giuseppe Bonanomi e Franco Tavola, affidando il coordinamento del lavoro all’architetto Elio Malvezzi.
Come regolare il traffico sempre più congestionato che scorre sulla statale ad ogni intersezione con strade interne? Il tema è al centro del confronto amministrativo di questo 1983. Il punto più critico è l’incrocio con via Verdi. Per consentire l’uscita delle auto e l’attraversamento dei pedoni spesso opera un vigile urbano. Ma il blocco del traffico in direzione nord crea ingorghi ai semafori di Cernusco con conseguenti polemiche da parte della locale polizia. Il progetto sul tavolo prevede una corsia di accelerazione verso nord e di decelerazione verso est per quanti entrano e escono dalla statale e una corsia centrale per immettersi su via Verdi per coloro che provengono da Lecco. Due corsie di accelerazione e decelerazione anche all’intersezione con via Terzaghi, altro nodo cruciale. A Pagnano invece si pensa di sfruttare la via Madonna della Tazza, sconosciuta ai più, un tempo tracciato utilizzato dalle diligenze per sottopassare la statale e collegarsi con via Stelvio. Quarant’anni dopo abbiamo le rotatorie ma i grandi progetti di interramento della (ex) statale 36 sono rimasti sulla carta e nelle parole dei politici di turno.
A Pagnano si apre la 4° edizione del festival del teatro O.P.
A Osnago, anche lì la 4° edizione della fiera di San Gaetano
Qualche foto per il classico “come eravamo”.
1) Ecco una immagine della festa alpina di Verderio Inferiore
2) In duemila corrono a Montevecchia per la 5° camminata su 12 km
3) L’A.S. Merate pallavolo cat. Ragazzi parte per l’avventura delle interregionali
4) In 200 per l’ottavo cicloraduno del G.S. Perego
5) Seconda categoria, girone H, ecco la “rosa” del Cernusco
6) Giochi della gioventù, la selezione pattini a rotelle presso l’oratorio femminile di Merate
8) I coscritti del 1947 di Merate in gita sul lago Maggiore
9) A Pagnano si apre la 4° edizione del festival del teatro O.P.
10) A Osnago, anche lì la 4° edizione della fiera di San Gaetano
11) Seconda edizione della gara di modellismo organizzata dalla Proloco di Brivio
12) Trenta pescatori dalle 8 del mattino in gara al laghetto di San Rocco (!!!! Pensate com’è ridotto ora) per il trofeo “Luigi Angaroni” organizzato dalla società La Briantea di Sartirana
13) Volata verso la C2 per la squadra di pallavolo “Emme AS Merate”
38/continua