Calco: capannone di via Italia. Motta: ‘lasciateci sognare un paese più bello'
Come annunciato, durante il consiglio comunale di Calco di venerdì 14 luglio è stata approvata la perizia di stima e l’autorizzazione all’acquisizione del capannone situato in via Italia, alle spalle del Comune, e della sua area esterna di pertinenza.
“È un momento importante per la comunità, perché acquisendo questo immobile si aprono una serie di prospettive” ha annunciato il sindaco Stefano Motta. È nota infatti l’intenzione dell’amministrazione comunale di voler “ridisegnare” il cuore del paese con una serie di interventi mirati a razionalizzare la viabilità e i parcheggi in via Italia e in via Nazionale, all’altezza di Largo Pomeo. Il capannone, il cui valore è di 410mila euro, fungerà in parte da magazzino per il Comune e il ricovero di mezzi, ma non è escluso che in futuro possa essere utilizzato anche per un mercato coperto o altri scopi. L’area esterna invece sarà interamente adibita a posteggi che potranno essere anche collegati a quelli presenti nel cortile del municipio e saranno fruibili da tutti. La superficie totale della proprietà è di circa 1.800 metri, di cui circa metà coperta dal capannone. Il Comune pagherà in totale circa 634mila euro, di cui 410mila per il capannone (con iva al 4%) e la restante parte sarà utilizzata per un intervento di riqualificazione che avverrà nel 2024. Nonostante la disponibilità economica, il Comune affronterà la spesa ricorrendo all’accensione di un mutuo con la Cassa Deposito e Prestiti. Il sindaco Stefano Motta ha definito questo acquisto “un’occasione da non perdere”.
A concordare, pur non essendo totalmente d’accordo con la mossa dell’amministrazione, è stata la consigliera Rosa Marianna Comotti, l’unica seduta al banco della minoranza sempre presente e partecipe ai dibattiti. “Sono perplessa” ha commentato. “Non perché non capisca che sia un immobile strategico, ma perché credo che questa amministrazione debba comprare altri immobili per sistemare la curva dello sport. Capisco l’occasione e la voglia di sognare qualcosa di diverso per il paese, ma è una cosa che riesco a vedere come prioritaria, mi sembra che non riusciamo ad arrivare al nocciolo. Questa proposta mi suscita confusione”.
L’intervento della consigliera Comotti ha accesso il primo cittadino, che ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Permetteteci di sognare un paese migliore, vogliamo farlo fino in fondo” ha detto. “Troppe volte Calco è stato additato come un paese non bello a causa del problema della viabilità”. Motta ha spiegato che questa operazione è diventata prioritaria per l’amministrazione. “Certe occasioni non passano due volte. Ci abbiamo lavorato per più di due anni e oggi arriviamo a concretizzare qualcosa che è parte del nostro sogno”. Il sindaco ha spiegato che questa è la prima vera opera che dopo otto anni di amministrazione ha la possibilità di eseguire per propria scelta, e non perché c’è un impellente necessità di sistemazione: “Quando sono arrivato c’erano opere ferme al palo da anni. Abbiamo sistemato la centrale termica che saltava, la rotonda del Cornello che nessuno è riuscito a fare, abbiamo realizzato il parcheggio al palazzetto dello Sport, abbiamo risolto il problema degli allagamenti ad Arlate in via Fontana, al Calendone e in via Trieste e abbiamo allargato via Europa, abbiamo vissuto otto anni di emergenze lavorando a cose che erano ferme. Oggi finalmente facciamo un progetto che ci consente di guardare avanti e migliorare dal punto di vista urbanistico”.
Motta non ha mancato di rispondere all’osservazione sulla curva dello sport, spiegando che si tratta di un intervento che non può essere gestito ed effettuato solamente da un ente come un Comune, anche perché, come è noto, la competenza della SS342 è in capo ad Anas. “Tutto quello che ci sta intorno però è di competenza del Comune” ha commentato Comotti. Motta ha concluso spiegando che l’operazione di via Italia vuole essere un esempio pratico di come l’amministrazione vorrebbe il paese.
Astenuti al momento del voto i tre consiglieri di minoranza presenti: Rosa Marianna Comotti, Sonia Sigurtà e Tiziano Sala.
“È un momento importante per la comunità, perché acquisendo questo immobile si aprono una serie di prospettive” ha annunciato il sindaco Stefano Motta. È nota infatti l’intenzione dell’amministrazione comunale di voler “ridisegnare” il cuore del paese con una serie di interventi mirati a razionalizzare la viabilità e i parcheggi in via Italia e in via Nazionale, all’altezza di Largo Pomeo. Il capannone, il cui valore è di 410mila euro, fungerà in parte da magazzino per il Comune e il ricovero di mezzi, ma non è escluso che in futuro possa essere utilizzato anche per un mercato coperto o altri scopi. L’area esterna invece sarà interamente adibita a posteggi che potranno essere anche collegati a quelli presenti nel cortile del municipio e saranno fruibili da tutti. La superficie totale della proprietà è di circa 1.800 metri, di cui circa metà coperta dal capannone. Il Comune pagherà in totale circa 634mila euro, di cui 410mila per il capannone (con iva al 4%) e la restante parte sarà utilizzata per un intervento di riqualificazione che avverrà nel 2024. Nonostante la disponibilità economica, il Comune affronterà la spesa ricorrendo all’accensione di un mutuo con la Cassa Deposito e Prestiti. Il sindaco Stefano Motta ha definito questo acquisto “un’occasione da non perdere”.
A concordare, pur non essendo totalmente d’accordo con la mossa dell’amministrazione, è stata la consigliera Rosa Marianna Comotti, l’unica seduta al banco della minoranza sempre presente e partecipe ai dibattiti. “Sono perplessa” ha commentato. “Non perché non capisca che sia un immobile strategico, ma perché credo che questa amministrazione debba comprare altri immobili per sistemare la curva dello sport. Capisco l’occasione e la voglia di sognare qualcosa di diverso per il paese, ma è una cosa che riesco a vedere come prioritaria, mi sembra che non riusciamo ad arrivare al nocciolo. Questa proposta mi suscita confusione”.
L’intervento della consigliera Comotti ha accesso il primo cittadino, che ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Permetteteci di sognare un paese migliore, vogliamo farlo fino in fondo” ha detto. “Troppe volte Calco è stato additato come un paese non bello a causa del problema della viabilità”. Motta ha spiegato che questa operazione è diventata prioritaria per l’amministrazione. “Certe occasioni non passano due volte. Ci abbiamo lavorato per più di due anni e oggi arriviamo a concretizzare qualcosa che è parte del nostro sogno”. Il sindaco ha spiegato che questa è la prima vera opera che dopo otto anni di amministrazione ha la possibilità di eseguire per propria scelta, e non perché c’è un impellente necessità di sistemazione: “Quando sono arrivato c’erano opere ferme al palo da anni. Abbiamo sistemato la centrale termica che saltava, la rotonda del Cornello che nessuno è riuscito a fare, abbiamo realizzato il parcheggio al palazzetto dello Sport, abbiamo risolto il problema degli allagamenti ad Arlate in via Fontana, al Calendone e in via Trieste e abbiamo allargato via Europa, abbiamo vissuto otto anni di emergenze lavorando a cose che erano ferme. Oggi finalmente facciamo un progetto che ci consente di guardare avanti e migliorare dal punto di vista urbanistico”.
Motta non ha mancato di rispondere all’osservazione sulla curva dello sport, spiegando che si tratta di un intervento che non può essere gestito ed effettuato solamente da un ente come un Comune, anche perché, come è noto, la competenza della SS342 è in capo ad Anas. “Tutto quello che ci sta intorno però è di competenza del Comune” ha commentato Comotti. Motta ha concluso spiegando che l’operazione di via Italia vuole essere un esempio pratico di come l’amministrazione vorrebbe il paese.
Astenuti al momento del voto i tre consiglieri di minoranza presenti: Rosa Marianna Comotti, Sonia Sigurtà e Tiziano Sala.
E.Ma.