Liceale chiede a 19 comuni la mappatura della viabilità con con evidenziate le piste ciclabili. Rispondono solo in sette
Buongiorno,
Mi chiamo Eleonora Gibertini e ho appena concluso l'ultimo anno del liceo scientifico M.G. Agnesi.
Quasi un mese fa, sui banchi di scuola, è nata una costruttiva discussione in merito ad azioni concrete che ognuno nel proprio piccolo può compiere per ridurre l'impatto ambientale; una delle prime idee riguardava la viabilità e i mezzi di trasporto utilizzati per arrivare a scuola, con particolare riferimento alla possibilità di recarsi a scuola in bici. Tuttavia dopo una breve analisi della situazione viabilistica del meratese e, più in generale, della brianza, è subito balzato all'occhio l'impossibilità di muoversi utilizzando la bicicletta a causa dell'assenza di piste ciclabili. Per esempio, grazie a recenti lavori di riqualificazione, su via Bergamo è stata istituita una ciclabile, che termina però una volta raggiunto il Conad; anche ammettendo la prosecuzione fino alla rotonda davanti alla caserma dei carabinieri, troverebbe un continuo su via XXV Aprile, interrompendosi però bruscamente una volta giunti al confine tra Brugarolo e Ronco Briantino.
Ho preso a cuore la questione, e sostenuta dal professore con cui è nata questa discussione, ho deciso di inviare una mail a tutti i comuni interessati (Merate, Calco, Imbersago, Cernusco Lombardone, Osnago, Lomagna, Paderno D'Adda, Verderio, Ronco Briantino, Carnate, Usmate Velate, Bernareggio, Santa Maria Hoè, La Valletta Brianza, Casatenovo, Missaglia, Montevecchia, Monticello, Olgiate Molgora) in cui chiedevo una mappatura della viabilità in cui fossero visibili le piste ciclabili per poter elaborare dei possibili percorsi e, una volta stilati, presentarli alle varie amministrazioni, con la speranza di vederli realizzati. Prima di proseguire, vorrei fare i complimenti all'amministrazione del comune di Cernusco Lombardone, che neanche dodici ore dopo aveva riscontrato la mia mail (oltretutto sabato mattina), inviando prontamente il materiale richiesto.
Non pretendevo una risposta immediata, ma non mi aspettavo certo di venire ignorata come è successo, perchè il mio soon-to-be progetto si è interrotto più bruscamente della ciclabile alla fine di Brugarolo: su 19 comuni interpellati, le mail di risposta sono state 7 (di cui una, da parte de La Valletta Brianza, che semplicemente indicava che la mia richiesta era stata inoltrata all'ufficio competente, senza però ricevere ulteriore risposta).
Mi rivolgo ora direttamente alle amministrazioni. Come si può pretendere che i cittadini, soggetti dei quali l'amministrazione comunale è direttamente al servizio, si interessino alla vita pubblica, alle tematiche in cui potrebbero avere voce in capitolo, se il riscontro ottenuto è quasi nullo? In particolare questo discorso potrebbe essere applicato ai giovani: ci si lamenta spesso e volentieri del fatto che le fasce più giovani della popolazione sono scarsamente presenti nella vita sociale, sia nel piccolo di una dimensione come Merate sia in realtà più estese, ma come si può pretendere di far affezionare possibili leader del domani se una semplice richiesta come la mia viene ignorata in questo modo? Io, per fortuna mia, essendo stata esposta al mondo della politica e dell'amministrazione comunale fin da quando ero piccola, non mi lascio scoraggiare da una barriera comunicativa come quella che ho riscontrato, ma fosse stata, al posto mio, una persona con un briciolo meno di interesse in materia, sarebbero stati tranciati sul nascere i potenziali legami che quella persona stava cercando di costruire con il mondo dell'amministrazione.
Mi chiamo Eleonora Gibertini e ho appena concluso l'ultimo anno del liceo scientifico M.G. Agnesi.
Quasi un mese fa, sui banchi di scuola, è nata una costruttiva discussione in merito ad azioni concrete che ognuno nel proprio piccolo può compiere per ridurre l'impatto ambientale; una delle prime idee riguardava la viabilità e i mezzi di trasporto utilizzati per arrivare a scuola, con particolare riferimento alla possibilità di recarsi a scuola in bici. Tuttavia dopo una breve analisi della situazione viabilistica del meratese e, più in generale, della brianza, è subito balzato all'occhio l'impossibilità di muoversi utilizzando la bicicletta a causa dell'assenza di piste ciclabili. Per esempio, grazie a recenti lavori di riqualificazione, su via Bergamo è stata istituita una ciclabile, che termina però una volta raggiunto il Conad; anche ammettendo la prosecuzione fino alla rotonda davanti alla caserma dei carabinieri, troverebbe un continuo su via XXV Aprile, interrompendosi però bruscamente una volta giunti al confine tra Brugarolo e Ronco Briantino.
Ho preso a cuore la questione, e sostenuta dal professore con cui è nata questa discussione, ho deciso di inviare una mail a tutti i comuni interessati (Merate, Calco, Imbersago, Cernusco Lombardone, Osnago, Lomagna, Paderno D'Adda, Verderio, Ronco Briantino, Carnate, Usmate Velate, Bernareggio, Santa Maria Hoè, La Valletta Brianza, Casatenovo, Missaglia, Montevecchia, Monticello, Olgiate Molgora) in cui chiedevo una mappatura della viabilità in cui fossero visibili le piste ciclabili per poter elaborare dei possibili percorsi e, una volta stilati, presentarli alle varie amministrazioni, con la speranza di vederli realizzati. Prima di proseguire, vorrei fare i complimenti all'amministrazione del comune di Cernusco Lombardone, che neanche dodici ore dopo aveva riscontrato la mia mail (oltretutto sabato mattina), inviando prontamente il materiale richiesto.
Non pretendevo una risposta immediata, ma non mi aspettavo certo di venire ignorata come è successo, perchè il mio soon-to-be progetto si è interrotto più bruscamente della ciclabile alla fine di Brugarolo: su 19 comuni interpellati, le mail di risposta sono state 7 (di cui una, da parte de La Valletta Brianza, che semplicemente indicava che la mia richiesta era stata inoltrata all'ufficio competente, senza però ricevere ulteriore risposta).
Mi rivolgo ora direttamente alle amministrazioni. Come si può pretendere che i cittadini, soggetti dei quali l'amministrazione comunale è direttamente al servizio, si interessino alla vita pubblica, alle tematiche in cui potrebbero avere voce in capitolo, se il riscontro ottenuto è quasi nullo? In particolare questo discorso potrebbe essere applicato ai giovani: ci si lamenta spesso e volentieri del fatto che le fasce più giovani della popolazione sono scarsamente presenti nella vita sociale, sia nel piccolo di una dimensione come Merate sia in realtà più estese, ma come si può pretendere di far affezionare possibili leader del domani se una semplice richiesta come la mia viene ignorata in questo modo? Io, per fortuna mia, essendo stata esposta al mondo della politica e dell'amministrazione comunale fin da quando ero piccola, non mi lascio scoraggiare da una barriera comunicativa come quella che ho riscontrato, ma fosse stata, al posto mio, una persona con un briciolo meno di interesse in materia, sarebbero stati tranciati sul nascere i potenziali legami che quella persona stava cercando di costruire con il mondo dell'amministrazione.
Eleonora Gibertini