Imbersago: il Baskin, il basket inclusivo, lo Sport per ragazzi abili e diversamente abili

Nella serata di lunedì 5 giugno in Mediateca si è parlato di inclusione nel mondo dello sport con l'ASD basket di Pioltello che da un anno offre a ragazzi diversamente abili la possibilità di cimentarsi nel gioco del "Baskin".


Cos'è il Baskin l'ha spiegato Debora Scolaro, un'educatrice che a seguito di svariati infortuni è stata costretta a lasciare la sua carriera da cestista e che per caso si è imbattuta in questa realtà sportiva che stava nascendo nella squadra di Pioltello che le ha permesso di coltivare la sua passione di allenatrice. Il termine Baskin deriva dall'unione di basket e inclusione, la squadra è infatti composta da 6 giocatori disabili e non che hanno lo scopo di segnare più punti della squadra avversaria in 6 canestri. Secondo la relatrice la parola fondamentale per fare inclusione è dignità e il Baskin è una disciplina che permette a tutti di mettersi in gioco e stare insieme senza che nessuno venga considerato inferiore ad un altro. Difatti gli atleti vengono divisi in 5 ruoli: i ruoli 1 e 2 sono destinati a coloro che sono molto limitati da incapacità motorie, il 3 è per chi ha un minore impaccio, il 4 per chi non ha difficoltà e il 5 è riservato a giocatori esperti.

Fortunato Filippini e Stefania Ragogna

Debora Scolaro e Alessandro Albertini

 

La presidentessa dell'ASD basket di Pioltello Stefania Ragogna ha spiegato  come inizialmente sia stato difficile trovare persone che coprissero tutti i ruoli, soprattutto quelli dei più esperti. Sono partiti contando solamente 8 giocatori, fino ad arrivare a oggi a 36 con una vittoria di Campionato alle spalle.

"Talvolta è difficile gestire il flusso costante di nuovi arrivi, ma noi siamo decisi a portare avanti questa squadra che si è trasformata in una famiglia che perseverando dà continuamente tante soddisfazioni" ha dichiarato. Matilde e Gabri, due componenti del team che coprono rispettivamente i ruoli due e tre, hanno spiegato che si ritrovano ogni venerdì sera alle 18:30 per il loro allenamento settimanale di un'ora e mezza che non è meramente fisico. All'inizio dell'incontro i ragazzi si raccolgono in cerchio per un quarto d'ora di chiacchere e scambio di opinioni volto ad includere le nuove reclute e unire il gruppo, per poi partire con una corsa di riscaldamento che li prepara agli esercizi fisici veri e propri.

È quindi intervenuto Fortunato Filippini definito da Valter Cogliati - organizzatore dell'evento con la sua lista Imbersago per Tutti - come "l'anima del basket di Imbersago" che da più di 40 anni allena i giovani fino ai 12-13 anni. "La palestra è come un macrocosmo che ti abitua alla vita che c'è fuori" permette di imparare regole fondamentali per il rispetto degli altri ma anche per le cose. Anche Alessandro Albertini presidente della Federazione Sportiva dilettantistica di Merate "A.S. Merate" e della Consulta Sport, ha confermato le parole di Cogliati. È dal 1948 che l'A.S. forma i ragazzi: "la società sportiva è il terzo strumento di educazione dopo la famiglia e la scuola", anche se si è perso il concetto di comunità che un tempo legava maggiormente il paese alle realtà sportive "la sensibilità ci deve essere da parte di tutti, bisogna decidere di aiutare lo sport per continuare ad insegnare a perdere prima di vincere".

Il consigliere Giacomo Zamperini

Infine ha preso la parola il consigliere Lombardo di Fratelli d'Italia Giacomo Zamperini che ha sottolineato l'importanza dello sport nell'aggregazione giovanile in quanto fattore di prevenzione e cura contro la delinquenza: "Non esistono sport minori, tutte le società dovrebbero esser unite nel coinvolgere ogni cittadino a seconda della sua specificità". A concludere, tutte le realtà presenti alla serata hanno ringraziato gli sponsor, gli amici, i volontari e tutti coloro che negli anni con la loro generosità hanno permesso alle loro società di continuare ad offrire a tutti i giovani un luogo sicuro dove imparare divertendosi.

I.Bi.
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