Imbersago: malviventi in azione. Due truffe consumate e due tentate in pochi giorni. Un'anziana viene colta da malore
Il primo caso si è registrato martedì scorso. Durante la mattinata un'anziana ha ricevuto la telefonata di una donna che sosteneva di essere la nipote e di essere finita all'ospedale. La malvivente, che sapeva anche il nome della vittima (dettaglio questo che ha reso più veritiero il suo racconto) ha dovuto però riagganciare in tutta fretta in quanto l'anziana non è cascata visto che era in compagnia della mamma della giovane "ricoverata".
La stessa identica scena si è ripetuta il giorno successivo, questa volta però la vittima, sempre un'anziana signora di Imbersago, ci ha creduto. La persona all'altro capo della linea ha detto che non solo la nipote, ma anche la figlia e il genero avevano preso un brutto virus e che per pagare le cure era necessario avere soldi a disposizione immediatamente. Tenendo la signora al telefono per quasi due ore, la malvivente l'ha costretta a tirare fuori tutti i monili e i gioielli che aveva in casa, a disporli sul tavolo e fare un vero e proprio elenco al telefono. Più tardi una donna con un cappello si è recata a casa dell'anziana dicendosi il notaio di famiglia e attraverso il cancelletto del giardino si è fatta passare tutto l'oro dalla vittima. Solo più tardi, parlando con un'amica, l'anziana ha realizzato di essere stata truffata e a quel punto ha accusato un malore e si è reso necessario chiamare un'ambulanza.
E anche per la seconda vittima le cose sono andate nello stesso modo. In questo caso però i responsabili della truffa, sempre spacciandosi per un parente malato, oltre a gioielli e monili, sarebbero riusciti a farsi dare anche un'elevata somma in contanti.
Le truffe sono state denunciate e le Forze dell'Ordine ora indagano per risalire ai colpevoli. Il fatto che i tentativi (riusciti e non) si siano registrati tutti in pochi giorni e nello stesso paese porta a credere che siano stati tutti a opera della stessa persona o dello stesso gruppo, probabilmente ora spostatosi altrove.
"E' una situazione molto preoccupante perchè stiamo parlando di quattro casi in pochi giorni" ha commentato il sindaco Fabio Vergani, che era stato notiziato in questi giorni dell'accaduto "l'invito che rivolgo anzitutto agli anziani e a chi vive solo è di non aprire la porta, di non dare seguito a queste richieste telefoniche di denaro. Né carabinieri né ospedale o ats chiedono pagamenti per prestazioni sanitarie. Chiamate il 112 o i vostri famigliari e avvertite di quanto sta accadendo, ma non aprire a nessuno e meno ancora non consegnate denaro e gioielli".