Imbersago: incontro col dottor Andrea Millul per parlare di SLA

Il nucleo medico di Villa dei Cedri, composto dal dottor Andrea Millul, responsabile del settore SLA, e dalla dottoressa Paola Manzoni, direttrice sanitaria, si è riunito - ospite di una serata organizzata giovedì 25 maggio dal Rotary Club di Merate - per discutere di Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica), una sfida complessa nell'assistenza sanitaria. L'incontro è stato guidato dal direttore generale, Marco Arosio, alla presenza del presidente Aldo Gandini, di sua moglie, nonché della socia rotariana Alma Troisi Raccosta, responsabile degli eventi spirituali della struttura. Durante la discussione sono emerse diverse questioni legate alla cura dei pazienti affetti da questa malattia debilitante.

 

Alma Raccosta ha iniziato il dibattito evidenziando l'impegno del presidente Gandini nel fornire una struttura altamente qualificata per l'assistenza ai più deboli, con un tuffo nel passato personale.
"Soltanto poche parole per dirvi che il dr.Millul Responsabile del nucle SLA; il Direttore Sanitario Paola Manzoni - genitori di 2 splendidi ragazzi- e non da ultimo il Direttore Generale Marco Arosio, fanno parte di una pagina significativa della mia vita a me cara, che continua" ha detto
"Sono trascorsi 20 anni da quando mio marito Sandro Raccosta, imprenditore Illuminato, rotariano, convinto sostenitore dei valori etici e morali, diede inizio di apertura come primo ospite della RSA; accolti con dignitosa e compassionevole dedizione dagli amici citati, allora giovanissimi.

Al Presidente Aldo Gandini e alla sua famiglia va riconosciuto il merito di aver realizzato sul nostro territorio un progetto altamente umanitario. Ad essi va la mia gratitudine per la totale disponibilità a che io potessi realizzare il mio "progetto spiritale" riguardante la Cappella all'interno del parco".
Lo stesso presidente Gandini si è mostrato particolarmente interessato agli interventi di carattere umano, che cercano di offrire supporto e cure a coloro che si trovano in una situazione di estrema vulnerabilità. 
Il dottor Millul, come relatore principale, ha sottolineato l'importanza della continuità del personale nel settore, evidenziando che molte persone sono ancora presenti dopo vent'anni. Questa continuità è fondamentale per creare un forte legame con i pazienti, molti dei quali hanno perso familiari a causa della SLA. Il dottor Millul ha spiegato che i pazienti affrontano non solo difficoltà motorie, ma anche profonde domande sul senso della vita. La cura attiva consiste nel fornire strumenti per affrontare queste domande, anche se spesso senza una risposta definitiva.

La durata media della malattia è di tre anni e mezzo, ma può essere prolungata con una cura adeguata. Il dottor Millul ha sottolineato l'importanza di rispettare la dignità del paziente, stabilendo una sorta di "asticella di dignità" individuale oltre la quale il paziente non desidera andare. Questo richiede al degente di guardarsi allo specchio e confrontarsi con la propria malattia all'interno della struttura. Strumenti e ausili, come una semplice barra o un pulsante per chiamare il personale, possano cambiare radicalmente la situazione e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
In quest'ottica, tra l'altro, era stata indirizzata la donazione del Rotarty stesso nel luglio del 2022 con la fornitura al nucleo SLA di Villa dei Cedri di una speciale attrezzatura per facilitare la comunicazione dei malati.

 

La comunicazione, infatti, è un elemento chiave nella cura dei pazienti affetti da SLA. Il malato stesso, grazie alla sua conoscenza approfondita della malattia, può fornire importanti contributi per migliorare la cura. Ad esempio, un paziente ha trasformato un videogioco in uno strumento di comunicazione più economico rispetto a quelli forniti dalle autorità sanitarie. Prestare attenzione alle piccole cose quotidiane è un compito che spetta agli operatori. 

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