Milano: c’è il meratese Bossi del Politecnico sotto la tenda

Fuori dal piazzale Leonardo del politecnico di Milano, dove sono state posizionate oltre cinquanta tende che ospitano studenti e lavoratori in protesta contro il caro affitti, questa settimana era presente anche Eleonora Lavelli, coordinatrice di Azione in provincia di Lecco, per ascoltare le ragioni che muovono gli studenti.



Tra di loro, infatti, c'è anche Pedro, un cittadino di Merate, che da un paio di settimane dorme in tenda per solidarietà con gli studenti che non possono permettersi un affitto.Queste le sue parole: "Mi chiamo Pedro Bossi Núñez, studio ingegneria spaziale al Politecnico di Milano e partecipo alla protesta in piazza Leonardo da Vinci. Vivendo a Merate faccio il pendolare e, nonostante i ben noti disagi dovuti alla condizione dei trasporti pubblici del nostro territorio, mi ritengo fortunato. Chiaramente è abbastanza buffo ritenersi fortunati a dovere uscire di casa alle cinque e quaranta per fare un esame alle otto del mattino, ma conoscere la situazione di chi proviene da posti più lontani mi ha fatto mettere le cose in prospettiva: vivere a Milano da studente fuori sede è purtroppo appannaggio di pochi: 630 euro al mese - affitto medio per una singola in un appartamento condiviso - sono un sacrificio che non tutte le famiglie si possono permettere e, di conseguenza, l'istruzione universitaria da diritto costituzionalmente garantito assomiglia sempre più a un privilegio. Non è dunque un caso se nel nostro paese solo trenta studenti universitari su cento non vivono con i genitori, cifra che impallidisce al confronto con la media europea, che si attesta all'83%. Alla luce del fatto che l'Italia è il penultimo paese europeo per percentuale di giovani laureati, appare evidente quanto questo fatto rappresenti non solo un'ingiustizia per i singoli, ma anche un grosso problema per la società intera e per il futuro del paese. Per questi motivi da ormai tre settimane, con qualche pausa per ovvi motivi logistici e organizzativi, dormo nella mia tenda di fronte al rettorato del Politecnico. Con il passare dei giorni la protesta si è ampliata sia localmente che sul territorio nazionale: partendo dalla sola tenda di Ilaria, l'ultima notte siamo arrivati a cinquantacinque tende solo a Milano, senza contare quelle nelle altre città. Oltre a La Terna Sinistrorsa - lista di rappresentanza del Politecnico che ha dato inizio alla protesta, della quale faccio parte - si sono aggiunte tante realtà diverse e molte persone singole: studentesse e studenti, lavoratori e lavoratrici, a dimostrazione di quanto la crisi abitativa intersechi molte problematiche diverse, dal problema dei salari al diritto allo studio, dalla denatalità all'impoverimento del tessuto sociale delle città e dei territori. Quindi noi stiamo nelle nostre tende, aspettando risposte concrete da chi ha il potere di cambiare le cose".

Credo che le parole di Pedro - conclude Lavelli - testimonino come una protesta non urlata ma fattiva da parte degli studenti si è resa necessaria per mettere luce su un problema tanto complesso quanto di rilievo. Azione è sensibile al tema, tant'è che lo scorso 18 maggio ha organizzato una conferenza al Centro internazionale di Brera proprio sul tema del caro affitti, alla presenza dei senatori Mariastella Gelmini e Marco Lombardo e dell'onorevole Giulia Pastorella di Azione, ma anche dell'assessore alla casa del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran e di figure esterne esperte del tema.
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