Robbiate: in mostra ''Arte e diversità'' per raccontare i pomeriggi creativi dei ragazzi
“Guarda un filo d'erba al vento e sentiti come lui. Ti passerà anche la rabbia” Tiziano Terzani.Questo è stato il leitmotiv della mostra presentata presso Villa Concordia a Robbiate, che ha celebrato “La grandezza delle piccole cose”.
L’esposizione è stata realizzata dai ragazzi dell’associazione “Il Grappolo” che dal 2014 ha accettato di finanziare le attività di arteterapia affidandone la responsabilità a professioniste esperte, grazie alle quali a sabati alterni, un gruppo di persone con disabilità può vivere un momento di benessere e socializzazione, sperimentando l'uso di materiali artistici a seconda delle capacità e delle possibilità di ciascuno. La continuità e l'approfondimento della collaborazione tra l'associazione e le arteterapiste ha generato negli anni apprezzamento da parte degli utenti e delle loro famiglie; accanto alle operatrici è stato fondamentale l'apporto dei vari volontari che hanno dedicato con passione un po' del loro tempo agli utenti.
Il metodo arteterapeutico, è una modalità espressivo-comunicativa non verbale che pone l'attenzione alle qualità proprie dei materiali come pure alla costruzione del setting lavorativo, in quanto spazio ove ognuno può esprimersi liberamente e far emergere le competenze ed il proprio stile artistico. Per coinvolgere ed appassionare i partecipanti ogni anno viene proposto un progetto, con nuove tematiche intorno alle quali sbizzarrirsi con creatività e fantasia. Quest’anno la proposta è stata quella di osservare la grandezza delle piccole cose, passando per argomenti come: la leggerezza, il desiderio e la meraviglia.
Eleonora Lavelli, consigliere comunale ad Imbersago, ha sottolineato in questa occasione che “le istituzioni sono chiamate ad essere dei riferimenti. Ci sono persone che si spendono per gli altri, per chi è fragile. La luce negli occhi di questi volontari dà l’energia di dire "sì, mi affido"”.
Anche il neosindaco di Robbiate Marco Magni, a una delle sue prime uscite pubbliche, ha espresso il suo entusiasmo. “Questi ragazzi ogni volta che regalano un sorriso, spronano ad andare avanti con forza e coraggio. Io sarò il primo ad essergli vicino, per il senso che danno alla nostra vita e alla nostra comunità.”
Ha poi preso parola Donata Sorrentino, rappresentante del gruppo Ama, spiegando le ragioni che spingono l’associazione ad aprire al pubblico queste mostre e il senso dell’organizzazione di cui fa parte. “È un momento per mettere in comune quello che si sta facendo. Il gruppo AMA è nato dalle famiglie di questi ragazzi per supportarsi, introducendo attività motorie e di gioco insieme ai volontari. Si viene così a creare un momento ludico per i ragazzi e per le famiglie che si confrontano”. Un ringraziamento particolare è stato infatti rivolto al Gruppo scout di Cernusco che segue il progetto da dieci anni. Gli scout si sono detti entusiasti dell’iniziativa “Non cambieremmo il sabato mattina che trascorriamo qui con altre attività. Seguiamo i loro bisogni e cerchiamo di accoglierli al meglio”.
Le due arteterapiste hanno poi approfondito le modalità del progetto.
Sara Nolli, che si occupa delle attività di arte terapia, ha spiegato: “Dal 2014 i ragazzi svolgono queste attività. I complimenti vanno agli artisti, perché ricordiamo che non facciamo i lavoretti, loro usano materiali artistici a fine comunicativo. Il linguaggio non verbale è fondamentale nella vita di questi ragazzi.”
Laura Marinello, educatrice di Pomeriggi insieme, ha poi raccontato i momenti delle attività da lei seguite. “Il progetto è nato nel 2017 per un’utenza adulta. Si tratta di due pomeriggi a settimana per stare in compagnia, svolgendo attività artistiche senza una linea guida, ognuno porta un suo contributo. É molto importante anche il momento della merenda, ci si racconta e si scambiano pensieri. Ad ora sono 6 i ragazzi, tra loro molto uniti e che si fanno forza a vicenda. Vengono organizzate anche uscite sul territorio, perché sono momenti per conoscere quello che ci circonda e collaborare con le persone del paese.”
Il sindaco Marco Magni, Laura Marinello, Sara Nolli, Donata Sorrentino, Eleonora Lavelli
Un altro aiuto fornito ai ragazzi con disabilità è stato il progetto “SEI”, il Servizio educativo di inclusione inserito nella scuola primaria di Robbiate. Quest’anno accoglie 6 ragazzi che appartengono a tutti gli effetti al gruppo classe, passando parte delle giornate in aula con gli altri compagni ed avendo a disposizione uno spazio a loro dedicato per svolgere attività di potenziamento.
All’inaugurazione, tenutasi sabato 20 maggio nel pomeriggio, erano presenti anche le rappresentanze di Imbersago e di Robbiate.
Eleonora Lavelli, consigliere comunale ad Imbersago, ha sottolineato in questa occasione che “le istituzioni sono chiamate ad essere dei riferimenti. Ci sono persone che si spendono per gli altri, per chi è fragile. La luce negli occhi di questi volontari dà l’energia di dire "sì, mi affido"”.
Anche il neosindaco di Robbiate Marco Magni, a una delle sue prime uscite pubbliche, ha espresso il suo entusiasmo. “Questi ragazzi ogni volta che regalano un sorriso, spronano ad andare avanti con forza e coraggio. Io sarò il primo ad essergli vicino, per il senso che danno alla nostra vita e alla nostra comunità.”
Ha poi preso parola Donata Sorrentino, rappresentante del gruppo Ama, spiegando le ragioni che spingono l’associazione ad aprire al pubblico queste mostre e il senso dell’organizzazione di cui fa parte. “È un momento per mettere in comune quello che si sta facendo. Il gruppo AMA è nato dalle famiglie di questi ragazzi per supportarsi, introducendo attività motorie e di gioco insieme ai volontari. Si viene così a creare un momento ludico per i ragazzi e per le famiglie che si confrontano”. Un ringraziamento particolare è stato infatti rivolto al Gruppo scout di Cernusco che segue il progetto da dieci anni. Gli scout si sono detti entusiasti dell’iniziativa “Non cambieremmo il sabato mattina che trascorriamo qui con altre attività. Seguiamo i loro bisogni e cerchiamo di accoglierli al meglio”.
Le due arteterapiste hanno poi approfondito le modalità del progetto.
Sara Nolli, che si occupa delle attività di arte terapia, ha spiegato: “Dal 2014 i ragazzi svolgono queste attività. I complimenti vanno agli artisti, perché ricordiamo che non facciamo i lavoretti, loro usano materiali artistici a fine comunicativo. Il linguaggio non verbale è fondamentale nella vita di questi ragazzi.”
Laura Marinello, educatrice di Pomeriggi insieme, ha poi raccontato i momenti delle attività da lei seguite. “Il progetto è nato nel 2017 per un’utenza adulta. Si tratta di due pomeriggi a settimana per stare in compagnia, svolgendo attività artistiche senza una linea guida, ognuno porta un suo contributo. É molto importante anche il momento della merenda, ci si racconta e si scambiano pensieri. Ad ora sono 6 i ragazzi, tra loro molto uniti e che si fanno forza a vicenda. Vengono organizzate anche uscite sul territorio, perché sono momenti per conoscere quello che ci circonda e collaborare con le persone del paese.”
E.Gi.