Imbersago: monsignor Brugnaro chiude la festa del Miracolo con la devozione a Maria

E' stato monsignor Francesco Brugnaro, arcivescovo emerito di Camerino, a chiudere le celebrazioni per la solennità della Madonna del bosco.

L'arrivo al santuario di monsignor Francesco Brugnaro

In tanti si sono radunati al santuario in questi giorni che hanno preceduto la ricorrenza dell'apparizione e del Miracolo, prendendo parte alle numerose celebrazioni liturgiche, officiate da diversi sacerdoti giunti anche da fuori provincia e che hanno avuto come fulcro la devozione alla Vergine. E proprio su questa devozione si è concentrata l'omelia dell'alto prelato nel corso della funzione solenne delle ore 16.



Tra Nazareth e il Golgota, ha spiegato il sacerdote, si crea una alleanza: nel primo caso Maria riceve l'annuncio della sua maternità da un Angelo a cui obbedisce fiduciosa. Dalla Croce Gesù le affida Giovanni come figlio.
E' il testamento spirituale di Cristo che preannuncia nella Chiesa universale che si formerà poi con la prima comunità di cristiani, il suo erede.
Maria, ha proseguito monsignor Brugnaro, è colei "che insegna a diventare discepoli, la sua compassione è ciò che ci dona la consolazione soprannaturale che è la Fede".

Un atteggiamento di abbandono e di obbedienza che deve essere esempio e modello per il cristiano chiamato a essere parte, con i suoi fratelli, di una comunità che è concorde e unita.
Il santuario della Madonna del bosco diventa così un punto di riferimento per la comunità religiosa che qui ritrova un luogo di devozione, dedicato alla Vergine, "comune" a migliaia di altri fedeli, uniti appunto nella e dalla preghiera.

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Nei prossimi giorni le celebrazioni si sposteranno sulla figura di san Giovanni XXIII, il Papa buono, che era devoto al santuario, in occasione del sessantesimo della sua morte.
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S.V.
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