Imbersago: la Messa al Santuario per Maria che è mediatrice, segno di novità e fedeltà


È stata celebrata nella mattinata di martedì 9 maggio la Santa Messa presso il santuario della Madonna del Bosco di Imbersago, nell'ambito della "Festa dell'Apparizione e del Miracolo", che ricorre proprio nella giornata odierna. A prendere parte all'Eucarestia, presieduta per l'occasione da padre Massimiliano Colleoni, superiore dei padri oblati vicari, sono stati diversi sacerdoti del territorio, oltre naturalmente a padre Giulio Binaghi, rettore del santuario. Accomodati tra i molti fedeli presenti anche il sindaco di Imbersago Fabio Vergani, il vicesindaco Elena Codara, il consigliere Giovanni Ghislandi, l'assessore di Merate Franca Maggioni e il comandante della stazione dei Carabinieri di Merate Edonio Pecoraro.

Padre Massimiliano Colleoni

"Non è una novità se dico che ci troviamo in un'epoca di grandi cambiamenti" ha esordito padre Massimiliano rivolgendosi ai fedeli e ponendo una domanda: "In un'epoca come questa, in cui ciò di cui pensavamo di aver bisogno ora non è più necessario, abbiamo ancora bisogno di Maria?". Riflettendo sulle tre letture del Vangelo proposte nel corso della liturgia, il religioso ha offerto tre differenti motivazioni per cui ancora oggi c'è bisogno della Madonna.

Padre Giulio Binaghi

"Gli Atti degli Apostoli ci dicono che abbiamo ancora bisogno di Maria perché lei è mediatrice. È colei che ci fra sentire Gesù vicino. Lei è memoria del passato, ci ricorda che in lei Gesù si è fatto uomo e che lui è vicino alla vita di ognuno. Ma Maria è anche segno del futuro, ci insegna a guardare ad esso come il luogo in cui noi possiamo fare la volontà di Dio". La seconda lettura proposta è stata la lettera di san Paolo apostolo ai romani. "Questo testo di dice che abbiamo bisogno di Maria perché lei è nuova - ha continuato il Superiore dei Padri Oblati Vicari. - Maria è colei che sa riconoscere la novità di Dio e sa dire sì a tutto ciò che è nuovo e inaspettato. Ciò che Dio compie va al di là dei nostri progetti e rende inaspettata la nostra vita". Padre Massimo ha fatto presente che qualcuno, venendo a pregare proprio al santuario, potrebbe domandarsi se ha mai incontrato Maria. "Se me ne vado di qui con qualcosa di insospettato, allora ho incontrato Maria. Se esco, confermato nelle mie idee, è segno che invece non l'ho incontrata".

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E infine, dal passo tratto dal Vangelo di Giovanni, il Superiore ha spiegato che si evince che c'è bisogno di Maria perché lei rimane. "È segno della fedeltà di Dio - ha detto. - Quante volte capita di pensare di lasciare tutto e scappare, andarsene e rincominciare da capo? Maria ci insegna che è importante restare e essere fedeli. Lei è la Stella Polare, è colei che non fugge". 

Nella giornata della festa del Santuario, il celebrante ha affermato con fermezza che c'è ancora bisogno di Maria al giorno d'oggi: "È mediatrice, è sempre nuova e rimane. Abbiamo ancora bisogno di lei". 

E.Ma.
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