Imbersago: un pranzo sociale per riflettere sulla ''sicurezza''
In occasione della giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro il Comune di Imbersago e la Pro Loco, in collaborazione con ANMIL Lecco, FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità), UICI Lecco, ENS Lecco, ANMIC Lecco, Associazione Gabry nel cuore, Gruppo Aiuto Mesotelioma ODV e Associazione Matteo La Nasa propongono “Attento che scotta!”, un pranzo sociale per sensibilizzare sul tema della sicurezza. Il 7 maggio dalle ore 12, presso il centro polifunzionale di Via Resegone, i partecipanti potranno passare qualche ora in compagnia gustando il ricco menù offerto dalla Pro loco, ma soprattutto ascoltando i numerosi testimoni che porteranno storie vissute in prima persona da loro o da loro cari.
Il consigliere Eleonora Lavelli ha spiegato che l’ATS Brianza ha comunicato che dall’inizio del 2023 ad oggi ci sono state 12 vittime di incidenti, di diversa gravità, sul lavoro solamente sul nostro territorio. Quindi sono ancora tanti i passi avanti da fare per prevenire queste tragedie, come quelli compiuti da Gianfranco Longhi che con Anmil sta portando un progetto ai bambini della scuola primaria per renderli consapevoli di quanto la sicurezza sia importante già in tenera età e agli istituti tecnici, dove il dialogo avviene con ragazzi in procinto di affacciarsi sul mondo del lavoro, per i quali è fondamentale capire l’importanza del rispetto delle normative vigenti onde evitare infortuni o peggio. Gianfranco porta la sua testimonianza di sopravvissuto ad un incidente che per un suo collega è risultato invece fatale “Se uno ha la sicurezza ben ferma nella testa, per tutta la sua vita seguirà quel percorso. Nel mio caso è stata fretta, inesperienza, mancanza di comunicazione e formazione”. Garantire una corretta formazione è proprio una delle missioni alle quali si è posta a carico Ester Intini, mamma di Gabriele Di Guida, ferito mortalmente da una pressa 4 anni fa. Da quel giorno gira per le scuole superiori e nelle ditte, raccontando la storia del figlio nella speranza che una tragedia del genere non si ripeta più. Presente al pranzo sarà anche Croce Castiglia, mamma di Matteo La Nasa, travolto da un'auto mentre era seduto sul tavolino di un bar. Matteo purtroppo è morto dopo due anni di coma vigile mentre al suo investitore hanno tolto solamente per tre mesi la patente. La donna ha perciò iniziato una lotta, portando la storia di Matteo nelle piazze e nelle scuole d’Italia per far riflettere sulla sicurezza alla guida, ponendosi inoltre come fautrice dell’introduzione nel Codice Penale del reato di omicidio stradale. “Tre parole sono fondamentali: cultura, prevenzione e sensibilizzazione”, concetti che però non vengono insegnati dalla scuola o dallo stato, ma da persone come Croce che “vogliono continuare a vivere ed aiutare a vivere”.
Da sinistra: Francesco Cagliani, Ester Intini, Eleonora Lavelli, Gianfranco Longhi, Fabio Vergani e Ambrogio Valtolina
Durante la giornata si tratterà anche di tutela di persone con disabilità. Andrea Riva, Disability Manager dell’Ente Nazionale Sordi Lecco, ha spiegato le numerose difficoltà che si presentano ogni giorno ai non udenti a causa della loro disabilità “invisibile”, che da un lato consente di avere una maggiore autonomia rispetto ad altre, ma che dall’altro comporta delle barriere comunicative estremamente vincolanti. Così come quelle che riguardano gli ipovedenti, che spesso sui mezzi di trasporto pubblico si trovano in difficoltà a causa della mancanza dei messaggi vocali che invece dovrebbero guidarli e garantire un’autonomia che spesso non riescono a raggiungere.
Il sindaco Fabio Vergani ha ribadito l’importanza di questo incontro, che abbraccerà il tema della sicurezza in diversi ambiti: lavorativo, stradale e domestico. Sicurezza sulla quale non si investe mai abbastanza e che “dovrebbe essere una costante perpetua che permea il nostro modo di affrontare la giornata. Occorre una rivoluzione dal punto di vista culturale, bisognerebbe sostituire con un po’ di calma, la frenesia che caratterizza la società di oggi”. Sicuramente sono ancora tanti i passi da fare, come affermato in precedenza dal consigliere Lavelli, un primo contributo sarà la devoluzione del ricavato del pranzo alle associazioni coinvolte in questa iniziativa. Per partecipare è richiesta la prenotazione scrivendo a lavelli@comune.imbersago.lc.it o chiamando il numero 3401645498 indicando eventuali intolleranze.
I.Bi.