Imbersago: niente stadio per i cresimandi. Don Bruno, ''a 77 anni non ci sono più le forze''

L'arcivescovo incontra i cresimandi allo Stadio - TRANNE IMBERSAGO
messaggio : Siamo ai titoli di coda di un percorso pieno di inciampi...

Un imbersaghese

L'incontro dei ragazzi che si apprestano a ricevere il sacramento della confermazione con il loro arcivescovo è una tradizione che si rinnova dai tempi del cardinale Carlo Maria Martini che nello stadio Meazza entrava con la sua imponente statura e salutava con la mano alzata gli spalti. Un momento di preghiera ma anche di convivialità e aggregazione, per ritrovarsi assieme da tutta la diocesi. Preghiere, canti ma anche coreografie per rendere quelle ore allegre e spensierate. Dalle varie parrocchie, da sempre, partono pullman diretti allo stadio dove generalmente è un pallone a tenere catalizzata l'attenzione dei presenti e dove, in questo caso, è un vescovo con le sue parole. Tanti o pochi gli iscritti, in base alla grandezza della parrocchia e agli impegni dei ragazzi e delle famiglie che li accompagnano, che sono sempre tanti. Quest'anno, però, Imbersago non ha partecipato. Il perchè lo abbiamo chiesto a don Bruno Croci, a seguito anche della lettera inviataci dal lettore.


"Su quattro catechiste due erano impossibilitate e alla fine non c'era più nemmeno il pullman. È la prima volta nella mia vita che non andiamo, d'altra parte può capitare. Ormai sono arrivato a 77 anni e se non ci sono le forze non ci sono, e poi tante cose...".

Poche parole che dipingono una situazione di stanchezza e di risorse umane che, come ovunque, scarseggiano.
Le ultime parole di don Bruno "e poi tante cose..." però lasciano spazio a interpretazioni. E tra queste ci potrebbe essere la lettera che il sacerdote ha indirizzato alle famiglie proprio dei Cresimandi, nelle scorse settimane, lamentando lo scarso interesse mostrato durante le ore di catechismo e che l'hanno portato, da quanto ci è dato sapere, a sospenderlo per sostituirlo con alcuni incontri propedeutici al Sacramento. Una lettera che ha fatto il giro del paese, non restando relegata alle case dei Cresimandi e che è stata accolta in diversi modi da parte dei parrocchiani. Chi l'ha vista come un segnale "di un percorso pieno di inciampi" e chi invece come una presa di posizione coerente e ferma, proprio nell'ottica di dare importanza e valore a un Sacramento.


S.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.