Torrenti: il Molgora è asciutto. Acqua bassa nel Curone, Lavandaia e Ruschetta

Non piove e non nevica e la situazione dei torrenti desta preoccupazione anche nel meratese. A caratterizzare la scorsa estate è stata una forte siccità che ha portato a un abbassamento notevole del livello dei corsi d'acqua e all'adozione di provvedimenti da parte delle istituzioni, come l'ordinanza di Regione Lombardia per la riduzione del consumo idrico. Col passare dei mesi la situazione pareva essersi risollevata (o forse si è solo smesso di parlarne) ma giunti a febbraio 2023, facendo un giro lungo i corsi d'acqua del reticolo idrico minore, è facile accorgersi che non è così. 

 

Il torrente Molgora a Cernusco e Osnago



Alle stazioni ferroviarie Cernusco-Merate e Osnago il passante che attraversando i ponti si è sporto, avrà notato che il torrente Molgora è completamente asciutto. Proseguendo verso Nord, superata Pagnano e giunti a Pianezzo di Olgiate Molgora, la situazione risulta lievemente migliore: l'acqua c'è, ma il livello è molto basso. Fa sorridere pensare - ora - che il Comune abbia ottenuto dalla Regione 500mila euro per interventi di prevenzione del rischio idrogeologico proprio per quel tratto in cui l'acqua è così poca e scorre lenta. Purtroppo però, se c'è qualcosa che gli episodi degli ultimi anni ci hanno dimostrato è che i periodi di secca sono succeduti da forti piogge improvvise che anche nelle nostre zone possono comportare disastri non da poco. Che il cambiamento climatico sia in atto è innegabile. 

 

Il torrente Molgora a Olgiate


E parlando di disastri dovuti a piogge degli ultimi anni viene in mente Calco, dove nel settembre del 2021 un temporale aveva portato all'allagamento della scuola primaria (clicca QUI) e dove i residenti della località Molinetto tremano ogni volta che viene a piovere, consci di quello che potrebbe accadergli (clicca QUI). Ora però la situazione è calma e anche le acque del fosso Calendone scorrono placide nel loro alveo. Il livello è molto basso ma gli argini, in zona isola ecologica, risultano ben puliti. Lo scorso novembre infatti i volontari della Protezione Civile avevano compiuto un intervento mirato a ripulirli (clicca QUI).

Il fosso Calendone a Calco


Un basso livello dell'acqua si riscontra anche a Imbersago, dove la roggia Ruschetta è sempre più invasa dai rovi, soprattutto nel punto in cui l'acqua inizia a scorrere sottoterra. Nonostante il nostro articolo di qualche mese fa (clicca QUI), nessun intervento è ancora stato eseguito per restituire decoro al corso d'acqua, che viaggia per altro in prossimità del centro urbano e ha anche delle piacevoli panchette vicino dove le persone potrebbero sedersi per ammirarlo. Eppure la sede della Protezione Civile più vicina è proprio a Imbersago, basterebbe chiamarla...

La roggia Ruschetta a Imbersago


Lo stesso discorso vale per il torrente Lavandaia a Missaglia. Il livello dell'acqua è molto basso, quello di incuria invece è un po' più alto, soprattutto in centro al paese, dove viene attraversato da un ponte. Certo, non è invaso da rovi come la roggia Ruschetta, ma il verde da tagliare non manca.

Il torrente Lavandaia a Missaglia


Infine, un notevole abbassamento di acqua è riscontrabile anche a Montevecchia, nel torrente Curone. In zona Molinazzo si può addirittura entrare nell'alveo del torrente talmente è poca l'acqua che vi scorre.

 

Il torrente Curone a Montevecchia


 

 

Rimanendo in tema corsi d'acqua e siccità, passeggiando per il centro di Brivio ci si può imbattere in un interessante promemoria affisso su una casa...

 

E.Ma.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.