Parco Adda Nord: investimento da 44mila euro per i boschi
Sono partiti all'inizio di questa settimana i lavori per i due interventi di riqualificazione forestale per la valorizzazione del patrimonio boschivo del Parco Adda Nord in un'ottica naturalistica e di protezione. Le aree interessate - entrambe di proprietà dell'ente - si trovano a Robbiate, sulla sponda idrografica destra del fiume appena a monte dell'alzaia e, sulla sponda orobica, tra i Comuni di Calusco e Medolago. Proprio un anno fa la Giunta di Regione Lombardia approvava il PIF, il Piano di indirizzo forestale, un prezioso strumento di indirizzo per la gestione e valorizzazione del patrimonio forestale del Parco Adda Nord che ricopre quasi il 20% della sua estensione totale, ovvero 1.798 ettari. E proprio questi due interventi su Robbiate e principalmente Medolago, definiti a livello di progetto esecutivo a dicembre, si inquadrano nelle linee guida del documento preparato dagli uffici di Villa Gina. Dove il bosco fatica "autonomamente" a crescere e a mantenersi, è compito del gestore intervenire "artificialmente" rinnovandolo con specie autoctone, con particolare attenzione nella scelta delle essenze anche alla fauna che lì prolifera; uccelli e, nella fattispecie della sponda sinistra, lo scoiattolo rosso. Il costo totale degli interventi è pari a 44mila euro, interamente finanziato con risorse proprie del Parco.
ROBBIATE
Si tratta di un'area di 0.36 ettari. L'obiettivo dell'intervento è il riequilibrio della formazione dello strato arbustivo e arboreo previo decespugliamento dei rovi. L'abbattimento riguarderà esclusivamente le piante morte, salvo piante morte di importanza faunistica e in sicurezza, le piante deperienti e quelle instabili, sradicate o comunque pericolose. Terminate queste due fasi si procederà alla messa a dimora di 300 piantine (150 arboree e 150 arbustive) per il miglioramento della biodiversità e la struttura del bosco.50 Carpini bianchi
30 Castagni
15 esemplari di Ciliegio, Olmo campestre, Acero campestre e Acero di Monte.
10 Ciavardello
30 esemplari di Nocciolo, Sambuco, Fusaggine, Corniolo e Sanguinello
Le piantine saranno assicurate ai tutori mediante materiali di legatura biodegradabili. Ai fini della valorizzazione didattica e divulgativa dell'area è previsto il posizionamento di un totem informativo con contenuti relativi all'ambiente bosco e radura e, nei prossimi mesi quando l'intervento verrà ultimato, sarà meta - come quella di Medolago - di uscite con gli studenti delle scuole.
MEDOLAGO
L'area da riqualificare è individuata nei Comuni di Calusco e Medolago (in pratica si tratta dei boschi in fronte alla Madonna della Rocchetta) ed è suddivisibile in tre sottoaree omogenee per origine, composizione e struttura. La prima più a nord corrisponde alla porzione di robinieto in Calusco, la seconda centrale indicata come "querceto di farnia" dal PIF e la terza - quella su cui si concentrano i lavori di rinnovamento per un totale di 6.500 mq - è l'area di Medolago ricompresa tra la scarpata fluviale e la cava zona Rivalotto. All'interno è presente un osservatorio faunistico del Parco per l'osservazione e la tutela dello scoiattolo rosso.
L'area da riqualificare è individuata nei Comuni di Calusco e Medolago (in pratica si tratta dei boschi in fronte alla Madonna della Rocchetta) ed è suddivisibile in tre sottoaree omogenee per origine, composizione e struttura. La prima più a nord corrisponde alla porzione di robinieto in Calusco, la seconda centrale indicata come "querceto di farnia" dal PIF e la terza - quella su cui si concentrano i lavori di rinnovamento per un totale di 6.500 mq - è l'area di Medolago ricompresa tra la scarpata fluviale e la cava zona Rivalotto. All'interno è presente un osservatorio faunistico del Parco per l'osservazione e la tutela dello scoiattolo rosso.
Interventi previsti.
Lungo la scarpata fluviale il robinieto collassato sarà sostituito da latifoglie autoctone. Saranno messe a dimora 280 piante, di cui 210 arboree (Salice bianco, Pioppo bianco, Carpino bianco, Farnia, Acero campestre, Maggiociondolo, Frassino maggiore e Bagolaro) e 70 arbustive (Sanguinello, Fusaggine, Rosa arvense e Ligustro). Nelle cosiddette aree di sostituzioni formazioni degradate, di cui una vicina all'osservatorio, la vegetazione è quasi esclusivamente composta da rovi e invasive che andrà eliminata per far posto a un nuovo popolamento coerente con la stazione. Saranno messe a dimora 160 piantine, 120 arboree (Rovere, Castagno, Carpino Nero, Frassino maggiore, Ciliegio Selvatico, Acero Campestre, Ciavardello e Maggiociondolo) e 40 arbustive (Nocciolo, Biancospino e Sambuco). Nelle rimanenti aree di intervento ad ampiezza minore saranno messe a dimora altre 200 piantine per un totale di 640 unità, oltre al ripristino della radura e la manutenzione di 40 metri del sentiero di risalita alla Strada Consorziale della Rampa. Anche a Medolago saranno posti due totem informativi.
Lungo la scarpata fluviale il robinieto collassato sarà sostituito da latifoglie autoctone. Saranno messe a dimora 280 piante, di cui 210 arboree (Salice bianco, Pioppo bianco, Carpino bianco, Farnia, Acero campestre, Maggiociondolo, Frassino maggiore e Bagolaro) e 70 arbustive (Sanguinello, Fusaggine, Rosa arvense e Ligustro). Nelle cosiddette aree di sostituzioni formazioni degradate, di cui una vicina all'osservatorio, la vegetazione è quasi esclusivamente composta da rovi e invasive che andrà eliminata per far posto a un nuovo popolamento coerente con la stazione. Saranno messe a dimora 160 piantine, 120 arboree (Rovere, Castagno, Carpino Nero, Frassino maggiore, Ciliegio Selvatico, Acero Campestre, Ciavardello e Maggiociondolo) e 40 arbustive (Nocciolo, Biancospino e Sambuco). Nelle rimanenti aree di intervento ad ampiezza minore saranno messe a dimora altre 200 piantine per un totale di 640 unità, oltre al ripristino della radura e la manutenzione di 40 metri del sentiero di risalita alla Strada Consorziale della Rampa. Anche a Medolago saranno posti due totem informativi.