Imbersago: Beatrice Fumagalli (Il Collegio) presenta il libro "Sopravvivere a(lla) scuola"
Divenuta famosa in tutta Italia per la partecipazione nel ruolo di docente al programma Rai "Il Collegio 2022", ma già seguita sui suoi canali social da 500.000 followers, Beatrice Fumagalli è stata invitata alla Mediateca di Imbersago per presentare il suo primo libro "Sopravvivere a(lla) scuola".
Beatrice Fumagalli e la consigliera Eleonora Lavelli
Dopo aver conseguito una laurea triennale in Lettere Moderne ed una magistrale in Editoria e Comunicazione, Beatrice, classe '94, è divenuta docente di supplenza ed è ad un passo dal conseguire un'ulteriore laurea magistrale per poter coronare il sogno di diventare docente di lettere. Oltre allo studio ed all'insegnamento Beatrice ha anche intrapreso una carriera di successo sui social, soprattutto TikTok, in cui dal 2020 condivide frangenti di vita di una professoressa precaria, criticando e denunciando il sistema scolastico ed educativo italiano. In meno di due anni Beatrice diventa una vera e propria influencer o come preferisce chiamarsi lei "content creator", perchè grazie ai suoi video è riuscita a raggiungere mezzo milione di seguaci. Lo scopo dei video è rimasto sempre uguale ovvero raccontare la vita di una professoressa senza cattedra e contestare in modo argomentato gli errori del sistema scolastico. E' così che ad ottobre di quest'anno scrive e pubblica "sopravvivere a(lla) scuola", una guida per entrare nel mondo della scuola, ma anche un motivatore per i giovani docenti precari.
"L'idea del libro – ha spiegato Beatrice Fumagalli - è nata inizialmente dal voler rispondere ad una domanda che spesso mi viene posta da chi mi segue: come si diventa professori?. Vi sono numerosi passaggi da intraprendere, tra Laurea triennale, magistrale, corsi singoli, percorsi di 24 CFU e 60 CFU, prove di ingresso, abilitazioni, concorsi e periodi di prova, ed il sito del Miur non è chiarissimo a riguardo. Ho dunque iniziato con lo scrivere un manuale sul percorso giusto da intraprendere, con riferimenti al mio caso di docente di lettere alle medie. Proseguendo ho voluto anche approfondire lo stato di precarietà ed incertezza in cui io e moltissimi altri giovani ci troviamo, denunciando le molteplici problematiche del sistema scolastico del nostro paese, che fa acqua da tutte le parti". Tra l'elevato tasso di dispersione didattica, argomenti da studiare discutibili, orari delle lezioni poco produttivi, mancati servizi richiesti dagli studenti e selezione dei professori lasciata alla casualità, Beatrice ha rivisto e reimmaginato il sistema scolastico italiano, prendendo spunto da quello finlandese e da riflessioni fatte in classe dai suoi ventuno studenti.
"La scuola di oggi dovrebbe aprirsi maggiormente ai social, evitando di demonizzarli inutilmente, ma utilizzandoli come strumenti di comprensione e studio. Ormai i ragazzi hanno sempre in mano un cellulare, che è un mezzo potentissimo con cui si può fare di tutto. E' dunque compito, oltre che della famiglia, istruire i più giovani ad una corretta digitalizzazione ed educazione civica digitale. Per fare ciò la scuola italiana si deve adattare al mondo ed alla generazione corrente, svecchiandosi e adottando metodi di didattica innovativi". E' anche per questo motivo che Beatrice sui social porta contenuti di intrattenimento educativo, in modo da abbattere i muri che separano oggigiorno docenti ed allievi. "Bisogna farsi comprendere dagli studenti come persone che educano, non come dinosauri che vivono 24 ore dietro ad una cattedra. Bisogna coinvolgere all'educazione i ragazzi, senza però dimenticare mai di essere rigidi e severi quando serve. La prima regola stabilita con i miei studenti è che ci sono dei limiti da non varcare, come fare domande durante la lezione riguardo contenuti postati sui social. In questo modo si forma rispetto, si mantiene ed accresce l'attenzione in aula e si stabilisce un legame con gli studenti, più invogliati ad imparare e a frequentare le lezioni".
Al termine della presentazione del libro, la consigliera Eleonora Lavelli ha posto una domanda in relazione alla sua esperienza televisiva nel programma Rai "Il Collegio 2022", dove Beatrice ha interpretato una docente di supplenza di geografia e storia. "E' stata sicuramente un'avventura speciale e straordinaria. Dopo il provino non ho avuto mai notizie. Un giorno però gli autori mi hanno chiamata e chiesto di andare ad Agnone, dove si registra il programma, per sostituire la docente Petolicchio, realmente ammalata ed impossibilitata a prendere parte alle riprese. In dieci giorni ho conosciuto tutti e svolto le lezioni, che duravano giornate intere, ma di cui la maggior parte sono state tagliate. Quel che più mi ha colpito è stato il modo in cui ho lasciato il set l'ultimo giorno. Tutto lo staff mi ha salutata ed applaudita con fragore, facendomi sentire parte di un gruppo e non solo un personaggio".
M.Pen.