Robbiate: come sviluppare il modello di Comunità energetica da fonti rinnovabili
Il consigliere per l'ambiente e il territorio di Robbiate Mario Giovanardi ha aperto l'incontro dando una panoramica generale su cosa sono concretamente queste comunità. Si tratta di libere associazioni, a cui appartengono cittadini, piccole e medie imprese e amministrazioni, che hanno come obbiettivo produrre, scambiare energia e consumarla utilizzando fonti rinnovabili, avere quindi a disposizione energia a chilometro 0.
La società riceve incentivi dal GSE di 110 euro per megawatt ora di energia prodotta e consumata, più grande è la comunità, più sarà facile raggiungere questo obiettivo. La comunità infatti si basa sulla produzione di energia e consumo all'interno della stessa. Di questi incentivi il 40% verrà dato ai produttori, 40% ai consumatori e 20% alla società per permettere alla comunità di continuare a funzionare. È stato coniato il termine "prosumer" dall'unione di "producer e consumer" per descrivere un membro di questa associazione.
"Entrare nella comunità è gratuito" ha chiarito il consigliere "si può ricevere denaro senza investire niente", basta compilare un modulo specificando di essere consumatori o produttori, inoltre una volta entrati sarà possibile uscire in qualsiasi momento. Chiunque potrà entrarvi, l'unico vincolo è appartenere alla stessa cabina elettrica. Per ora tra Paderno e Robbiate ce ne sono due principali, una a Verderio e una a Cernusco quindi parteciperanno anche cittadini di questi comuni alla comunità.
Il dottor Gilardoni e l'assessore Valentino Casiraghi di Paderno
I vantaggi e benefici tratti facendo parte di questo gruppo, sono di vario tipo: economico, si genera un ricavo che viene diviso tra i partecipanti, ambientale grazie all'uso di energia solare e fotovoltaica, ma anche sociale in quanto la società favorisce l'aggregazione di persone che acquisiscono sensibilità sul valore dell'energia elettrica. Ad oggi diffuso è inoltre lo "scambio sul posto" da chi possiede i pannelli fotovoltaici, questo significa che si cede l'energia in eccesso che non si consuma all'Enel in cambio di un piccolo ricavo. Entro il 2025 lo scambio sul posto non esisterà più, questo è un motivo in più per entrare a far parte di una di queste società. Il dottor Gilardoni esperto in comunità energetiche, ha puntualizzato che uno degli scopi principali della comunità è far crescere la cultura energetica in Italia. I cittadini hanno sempre delegato ad altri i problemi energetici ma oggi la situazione deve essere rovesciata, bisogna ragionare territorialmente su come gestire l'energia che si produce in modo efficiente; ogni membro deve esserne consapevole e agire a riguardo.
La parola è poi passata al dr. Ornaghi presidente di "Green Hill" la prima comunità energetica Lombarda, stanziata più precisamente a Monticello. Ornaghi ha rassicurato che la creazione della sua comunità, avvenuta nella primavera 2022 e che a oggi conta 12 "prosumer" 2 imprese e 10 privati, è stata molto semplice: la burocrazia è limitata e convertendo subito la comunità in associazione senza scopo di lucro è riuscito a ridurre i costi praticamente a zero. La società ruota intorno alla cabina energetica di Cremella e conta 3 impianti fotovoltaici che producono per utilizzo immediato. Circa il 40% viene auto consumato mentre il 60% finisce direttamente in rete per l'uso della comunità. Il proprietario dell'impianto verrà poi pagato dal gestore della società elettrica per l'energia prodotta e semplicemente consumata da altri.
Ornaghi ha puntualizzato che la sua comunità non è cresciuta in numero di membri perché la normativa per farlo non è completa, manca un decreto fondamentale che doveva uscire a giugno, che sbloccherà il meccanismo della cabina primaria e permetterà di allargarla sul territorio. Altra limitazione è che a oggi possono essere inclusi in una comunità impianti realizzati solo dopo dicembre 2021, si aspetta però una conferma su questa questione. Un vincolo è anche quello di tutela paesaggistica che riguarda molte aree dei nostri territori e che limita l'installazione di pannelli e solo con determinati criteri. L'architetto Crevenna ha puntualizzato che fino all'anno scorso c'erano condizioni specifiche più rigide, ora la sovraintendenza sta allargando la soglia, per esempio si potrà avere colorazione diversa del pannello rispetto alla copertura esterna del proprio edificio e non ci sarà più l'obbligo di incassarlo nella struttura. Nelle aree industriali invece non ci saranno altrettante regole, si potrà agire più liberamente.
Mario Giovanardi e Renato Ornaghi
Importante è stata la presenza dei sindaci all'incontro in quanto il comune si dovrebbe presentare come primo promotore di queste società: "far partire una comunità dal basso non è semplice" ha confidato Ornaghi "per questo la cabina di regia del progetto dovrebbe essere rappresentata dal comune o il parroco per incentivare i cittadini". Robbiate e Paderno si stanno già muovendo in questa direzione studiando già nuove strategie per adattare il progetto al proprio territorio.
Gianpaolo Torchio, sindaco di Paderno d'Adda ha affermato che si sta pensando di impiegare l'energia idroelettrica nella futura comunità, sfruttando la grande quantità di acqua disponibile nel comune. Al momento c'è in atto la rivalutazione della concessione del dominio elettrico, nell'interlocuzione con regione Lombardia il sindaco e l'assessore Casiraghi hanno chiesto di tornare ad avere l'acqua nel naviglio settecentesco, ad ora asciutto, per poter attivare la centrale idroelettrica nella conca magna ed eventualmente estendere altre strutture anche al resto delle conche. C'è però grande competizione su queste risorse e rimane il fatto che costruire centrali idroelettriche sarebbe molto più dispendioso rispetto al fotovoltaico. È una questione che si dovrà delineare in un secondo momento.
Il consigliere Giovanardi ha concluso l'incontro ricordando che la comunità energetica non esiste ancora, è necessario mandare una manifestazione d'interesse entro la fine di dicembre per ottenere i finanziamenti necessari alla creazione di questa società dall'anno prossimo. A questo scopo sui siti dei comuni di Robbiate e Paderno verrà caricato un modulo da compilare da parte degli interessati, non vincolante, per avere un'idea sulla partecipazione e impegno effettivo per la realizzazione di questo progetto.