Imbersago: Elide Botticchio strappata alla vita a soli 28 anni. Il ricordo del marito: ''Una forza della natura fino all'ultimo''

Elide Botticchio
Lo scorso 22 marzo avevano ripetuto la cerimonia del loro matrimonio, a un anno esatto di distanza da quella ufficiale che, causa covid, era stata a numero ristretto.

Quando Mattia aveva visto la sua Elide avvicinarsi a lui, vestita con l'abito da sposa, seduta sulla carrozzina spinta dal fratello, non aveva saputo trattenere le lacrime. Lei, invece, forte e determinata come sempre, gli aveva detto: "Ma perchè piangi?". E un perchè c'era: la loro felicità era a termine, un termine molto vicino e inesorabile.

Oggi alla vigilia dell'ultimo saluto che si terrà martedì alle ore 10 presso la casa funeraria delle onoranze Lavelli di via Como a Merate, i suoi famigliari la ricordano con un dolore profondo ma al tempo stesso con una serenità che deriva dalla forza trasmessa in questi mesi da Elide.

28 anni appena, residente a Imbersago con l'altrettanto giovane marito Mattia Poli, era molto conosciuta nel meratese. Di professione rappresentante aveva frequentato l'indirizzo grafico a Lecco ed era infatti una persona molto creativa, fantasiosa e soprattutto dinamica. Cucina, giardinaggio, bricolage, viaggi ma anche piccoli lavori di manutenzione e tinteggio, palestra. Niente di tutto ciò che le si presentava, restava per lei qualcosa di estraneo. Sperimentava tutto, si metteva in gioco, sfidava se stessa e le sue forze, anche quelle poche rimaste negli ultimi mesi, pur di non perdersi un attimo di vita. Quella vita che una malattia, diagnosticata nel 2020 a seguito di un dolore alla schiena che sembrava un banale incidente di percorso, non le ha lasciato scampo.

"Era bella, bellissima. Genuina e spontanea. Ricordo ancora la prima volta che siamo usciti assieme: io ho preso una pizza, lei polenta e funghi. Ho capito subito che sarebbe stata la donna della mia vita. Ci siamo conosciuti a ottobre 2017 e da quel momento non ci siamo più lasciati. Qualche mese dopo vivevamo già assieme".

È un ricordo straziato ma con la luce negli occhi, quello del marito, che con la sua Elide ha trascorso una fetta breve ma intensa e gioiosa di vita.

"Ha saputo rendere speciale ogni cosa. Anche nelle ultime settimane quando aveva capito che le restava poco era lei che dava la forza a tutti noi. Mi diceva che non avrei dovuto chiudermi in casa quando sarebbe successo, che dovevo reagire. Lei era così: bella, forte, positiva. Unica".

La famiglia ha chiesto di devolvere il corrispettivo dei fiori all'associazione Fabio Sassi.
S.V.
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