Imbersago: un macchinario ospedaliero donato dal Rotary alla missione di Padre Sandro Nava

Padre Sandro e la dottoressa Manuela Buzzi

Un ospedale da ricostruire da zero, sale operatorie da attrezzare, personale da formare, medicinali da reperire. Una sfida, forse più una pazzia a cui padre Sandro Nava e la dottoressa Manuela Buzzi dopo un primo momento di smarrimento non hanno saputo tirarsi indietro. E ora, a distanza di solo un anno dal loro arrivo a Makiungu i primi frutti iniziano già a vedersi e sono fatti di gente che percorre anche 900 km per raggiungere il nosocomio e farsi curare, certa di trovare assistenza gratuita, preparata e un'atmosfera a misura di malato.

La sorella di Padre Sandro ritira dal presidente Magni il riconoscimento
Paul Harris attribuitogli per i meriti umanitari svolti nel corso della sua lunga missione

 

Giancarlo Magni dell'Associazione Amici di san Francesco, la dottoressa Manuela Buzzi e il presidente Rotary Pierluigi Magni

Nulla sarebbe stato possibile senza la solidarietà che arriva dall'Italia e questo sia il missionario cernuschese della Consolata che la farmacista comasca ne hanno mai fatto mistero. Un fiume di aiuti, donazioni, risorse strumentali e umane che associazioni, privati, aziende hanno continuato, dopo l'esperienza di Ikonda hospital, a far arrivare anche in questa regione poverissima, come nemmeno dopo 40 anni di missione Padre Sandro si sarebbe mai immaginato di trovare.

E giovedì sera un tassello di questa solidarietà lo ha dato concretamente anche il Rotary Merate rendendo edotti i soci dell'iniziativa avviata e già portata a termine di regalare alla missione una strumentazione per eseguire colonscopie e esami alla prostata. 31mila euro la cifra che tre club (Merate, Monza e Belluno) hanno raccolto in breve tempo, tramutandola nell'apparecchiatura che è già stata spedita e che, salvo le purtroppo normali complicanze burocratiche in ingresso al Paese, sarà installata e messa in funzione nel giro di qualche settimana.

Durante il conviviale, il presidente Pierluigi Magni ha fornito un resoconto dell'iniziativa e in collegamento dall'Africa ha dato la parola a Padre Sandro che ha così potuto ringraziare per l'ennesimo gesto di solidarietà concreta che servirà a salvare vite umane. A tratteggiare i numeri dell'ospedale è stata poi la dottoressa Manuela Buzzi, presente alla cena assieme ai famigliari del missionario. Da ospedale "scaduto" con funzionante solo il laboratorio con il macchinario per l'emoglobina, a fine 2021 è arrivato a contare 203 posti letto, buona parte dei giorni in overbooking, 10mila ricoveri, 2900 interventi chirurgici, 4mila parti. Dai 45/50 pazienti che l'ospedale contava giornalmente prima dell'arrivo di Padre Sandro e della dottoressa Buzzi si è passati ai 500 dello scorso lunedì. Numeri che hanno fatto strabuzzare gli occhi ai commensali.

Professionalità da formare, attrezzature da reperire e ambienti da realizzare e poi curare. Sono tre i fronti su cui a Makiungu si sta lavorando e che si spera di inaugurare il prossimo 18 agosto in occasione del 50esimo della diocesi di Singida.


E all'aiuto materiale, il Rotary ha voluto consegnare anche un segno di protezione con un simulacro della Madonna della Consolata che è stato svelato dalla sorella di Padre Sandro e che lo raggiunerà con il prossimo carico di materiale e strumentazione destinati alla sua missione che porta tanti pezzetti di brianza nel cuore.
S.V.
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