Imbersago: la storia del paese nelle fotografie per unire due generazioni
Il consigliere comunale Francesco Cagliani
La serata di presentazione del progetto "Imbersago nel XX secolo" è stata da tutto esaurito, circa una sessantina di persone, presso la sala consiliare del Municipio. Ad animare l'iniziativa il consigliere comunale Francesco Cagliani, studente di Filosofia all'Università di Bergamo con la passione per la storia. Oltre 400 documenti sono stati selezionati da una mole ben maggiore e saranno così esposti in una mostra suddivisa in quattro date, ciascuna dedicata ad un tema specifico: il centro storico e i momenti comunitari (18 aprile); il santuario della Madonna del Bosco e Sabbione (8 maggio); l'Adda, l'alzaia, il porto e il traghetto (19 giugno); corti storiche, vicoli, cascine, ville e panoramiche (17 luglio). Alcune testimonianze risalgono finanche al Cinquecento, quando il territorio era sotto la dominazione spagnola (influenzando la toponomastica locale), ma la maggior parte risale a tempi relativamente più recenti.
Ambrogio Valtolina
"Il progetto nasce da un forte desiderio di cercare le radici storiche del paese e dei suoi abitanti nel corso del Novecento" ha dichiarato Cagliani alla serata di presentazione. Poi citando Benedetto Croce ha aggiunto: "Ogni storia è storia contemporanea perché dalle esperienze del passato possiamo cogliere degli elementi, delle caratteristiche, presenti ancora oggi in forme diverse nella nostra quotidianità". Due esempi ricorrenti nella Storia a tal proposito: la pandemia e la guerra che anche oggi ci toccano da vicino. "Possiamo dunque, partendo dalla conoscenza del nostro passato, comprendere meglio e dare un senso all'oggi. Il passato, infatti, non è vero che non esiste più: noi siamo, per così dire, il risultato di chi ci ha preceduto, siamo l'ultimo anello di una catena che va avanti da secoli, ma abbiamo anche il dovere di fare la storia e prepararla per chi verrà dopo di noi".
C'è poi la memoria di quel periodo che poi tanto lontano non è dal presente. E così mentre venivano mostrate le diapositive dal proiettore l'esposizione si intramezzava con il vociare del pubblico emozionato nel riconoscere luoghi che si sono trasformati o edifici che non ci sono più, nel fare un salto indietro nelle feste e nei momenti topici che hanno unito la comunità locale. "Crediamo che sia fondamentale dare nuova vita a ciò che è accaduto, affinché possa servire per farci comprendere la nostra identità, le nostre radici storiche e comunitarie" ha puntualizzato Francesco Cagliani.
La mostra ha infatti come obiettivo quello di legare due generazioni: chi ha vissuto nell'infanzia o nella gioventù l'Imbersago dei decenni del Novecento e chi la può rivivere solo dai racconti dei testimoni diretti. Ha sostenuto il consigliere comunale: "Vorremmo coinvolgere i giovani, affinché possano anche solo porsi una domanda osservando una fotografia, ma anche meravigliarsi delle trasformazioni del proprio paese, e tutti coloro che invece hanno vissuto più a lungo la vita di Imbersago. Possano essere queste mostre un modo per risvegliare dei ricordi e delle emozioni vive nel cuore e nei ricordi di chi ha vissuto le trasformazioni ambientali, sociali e culturali del paese nel Novecento".
Prima dei ringraziamenti d'obbligo per tutti coloro che hanno contribuito nel rendere possibile la mostra, che probabilmente in autunno sarà riproposta come summa delle quattro date già programmate, è stato spiegato che le 400 immagini sono state digitalizzate e col tempo si procederà ad allargare questo archivio dematerializzato, che consentirà di avere delle copie che non si usureranno nel tempo e per altro di più facile consultazione.
Il sindaco Fabio Vergani
Chiunque avesse a disposizione delle fotografie o dei documenti da poter aggiungere al materiale può scrivere all'indirizzo e-mail: cagliani@comune.imbersago.lc.it