Imbersago: in memoria della benefattrice. Serata dedicata a Lina Erba in Castelbarco
A tre giorni dalla Festa della donna, nella sala comunale di Imbersago, si è svolta una serata in memoria della Contessa Ercolina Erba in Castelbarco. Nata nel luglio del 1881 e venuta a mancare nel maggio del 1959, le venne dedicata la via principale del paese dall'allora sindaco Paolo Bonfanti e da tutta la cittadinanza, come segno di gratitudine per la sua generosità ed impegno nel sociale.
Ambrogio Valtolina, Fabio Vergani, Francesco Cagliani
Prima di passare la parola ai consiglieri comunali Ambrogio Valtolina e Francesco Cagliani, organizzatori dell'evento, il sindaco Fabio Vergani ha dichiarato di essere orgoglioso di avere al centro del proprio paese il nome di una donna che si è distinta per la propria umanità e sensibilità. A riguardo ha rivolto un pensiero a tutte quelle donne, che in periodo di guerra, stanno scappando con i figli in cerca di speranza, abbandonando i propri cari alla morte. Termina l'introduzione ponendo un interrogativo sul perchè non siano mostrati volti femminili alle trattative di pace, ma solo volti di uomini freddi e sconfortati.
Il consigliere comunale Valtolina ha sviluppato un excursus sulla vita di Ercolina Erba, sposatasi nel 1906 con Emanuele Castelbarco, conosciuto per il suo animo artistico, che lo ha portato a divenire scrittore e promotore di vari artisti in un circolo letterario a Milano. Il 27 novembre dello stesso anno Lina, assieme alla sorella Carla ed alla cognata Anna Brivio, dà vita alla società "Carlo Erba", in onore del padre. L'industria si occupava di prodotti chimici ed alimentari e metteva a disposizione degli impiegati asili per i figli ed alloggi.
Da lì in avanti la Contessa aumentò gli aiuti in campo sociale, anche al di fuori dell'associazione: concesse una struttura per formare un ospizio; permise ai più poveri di poter studiare gratuitamente; aiutò i malati a farsi curare ed operare anche da medici rinomati a Milano; finanziò ospedali da campo per i soldati durante la guerra; donò vari terreni per costruire strutture necessarie al paese. Proprio riguardo a quest ultimo caso la contessa vendette al comune un terreno per la somma esigua di 400mila lire, per la costruzione di case popolari. Caso che venne addirittura denunciato dall'Ufficio delle entrate poichè il valore attuale del terreno sorpassava 2 milioni e mezzo di lire.
Si venne a formare un legame di collaborazione tra il sindaco di Imbersago Lamperti e la Contessa, tanto che entrambi lavorarono per riuscire a concedere al paese il massimo possibile, considerando che ai tempi della guerra la povertà dilagava ovunque.Opera forse più importante fu la costruzione dell'asilo, reso possibile soprattutto dall'ingente donazione di 12milioni di lire della Castelbarco, che venne ringraziata formalmente assieme al sindaco, ed ai vari contribuenti, con una targa all'ingresso dell'edificio.
Francesco Cagliani
Per concludere il consigliere comunale Cagliani ha portato la testimonianza della nonna, la quale sottolineava l'immensa generosità e lo sguardo sempre rivolto ai più piccoli ed i più bisognosi. Lina infatti, alle feste di compleanno dei nipoti, era solita invitare tutti i bambini del paese per fare loro dei regali; così come aprire i cancelli dei terreni per farli entrare a raccogliere le castagne da portare a casa dalle famiglie, cibo essenziale nei periodi freddi, durante i quali la carne scarseggiava.
M. Pen.