Imbersago: accusata di lesioni personali stradali, 82enne di Brivio viene assolta

È stata assolta perchè il fatto non costituisce reato la donna classe 1940 residente a Brivio che poco dopo le 14 del 2 dicembre del 2019 a Imbersago era rimasta coinvolta in un incidente piuttosto serio. L'imputata, alla guida della sua utilitaria di marca Toyota, stava infatti percorrendo in discesa via Moratti quando, all'altezza del curvone, si era scontrata con una Jeep che procedeva in direzione opposta poiché, perdendo il controllo del veicolo, aveva invaso la carreggiata opposta.


Apertosi un fascicolo nei suoi confronti per lesioni personali stradali (articolo 590 bis del codice penale), questa mattina l'imputata è comparsa in tribunale a Lecco al cospetto del giudice Giulia Barazzetta per la definizione della sua posizione processuale. Non si sono costituiti parte civile i soggetti a bordo dell'altro veicolo coinvolto nel sinistro, risarciti nel frattempo dall'assicurazione: dei tre occupanti infatti solo uno aveva riportato severe conseguenze, refertate dall'Ospedale Mandic in frattura della rotula e del naso oltre al colpo di frusta cervicale.
Assistita dagli avvocati Massimo Tebaldi e Matteo Notaro -oggi presente il primo anche in sostituzione del secondo- l'82enne ha chiesto di essere giudicata mediante il rito abbreviato condizionato all'acquisizione di una documentazione medica. L'imputata infatti, non ricordando alcunché degli attimi precedenti all'incidente, si è fatta visitare dal dottor Daniele Colombo, primario del reparto di pneumologia dell'ospedale Mandic presso il quale è rimasta ricoverata qualche giorno per gli accertamenti del caso, che ha riscontrato all'82enne la sofferenza di apnee notturne. Questa patologia, secondo la tesi della difesa, potrebbe aver perciò influito sulla lucidità dell'anziana negli attimi precedenti al sinistro, facendole perdere conoscenza.
Una tesi evidentemente accolta dal giudice che, dopo aver ascoltato le conclusioni dell'accusa (quest'oggi rappresentata dal Vpo Mattia Mascaro, che ha chiesto la condanna a 15 giorni di reclusione) e della difesa, ha pronunciato sentenza di assoluzione perchè il fatto non costituisce reato nei confronti della briviese.
B.F.
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