Cernusco: in vista della quotazione in Borsa investitori da tutto il mondo in Technoprobe

Il Road Show, quel percorso che prevede la predisposizione di una serie di incontri tra potenziali investitori istituzionali e il management di una società che intende realizzare un'operazione di offerta dei propri titoli, è in pieno svolgimento e vede sotto pressione la struttura manageriale di Technoprobe Spa guidata dai fratelli Roberto e Cristiano Crippa e dall'A.D. Stefano Felici sotto lo sguardo vigile di Giuseppe Crippa, fondatore del gruppo.

Del resto in campo c'è pure BlackRock, la più grande società di investimenti al mondo con sede a New York che è interessata a partecipare all'offerta di vendita di azioni di questa straordinaria azienda nata a Merate 25 anni fa con sedi a Cernusco, il quartier generale, a Agrate, tra breve anche a Osnago e con unità produttive e distributive in 11 paesi nel mondo.

Al termine del classamento sul mercato della Piccole e Medie Imprese il flottante sarà di circa il 20% liberato sia attraverso la vendita diretta di azioni da parte degli attuali azionisti sia mediante aumento di capitale.

La scelta del listino PMI è stata suggerita da Mediobanca che segue l'operazione per velocizzare i tempi. E peraltro oltre il 70% delle società quotate italiane sono PMI cioè aziende che capitalizzano meno di 500 milioni di euro.

Si ritiene che l'ingresso in Euronext Growth Milan possa avvenire entro marzo e nel giro di 18-24 mesi è previsto l'approdo al listino principale.

Roberto, Giuseppe e Cristiano Crippa

 

L'azienda ha diffuso un comunicato che riassume i termini dell'operazione e presenta i numeri di Technoprobe. Per semplicità diciamo che il gruppo fondato 25 anni fa da Giuseppe Crippa, partito da un piccolo laboratorio di via Leopardi a Merate, risulta essere il secondo produttore di Probe Card a livello mondiale. Nel 2021 dati ancora non ufficiali chiude con un fatturato di circa 380 milioni di dollari, 2.200 dipendenti di cui 1.300 in Italia con una forte componente femminile e un tasso di istruzione molto alto. La ricerca di personale, soprattutto periti e ingegneri è continua e la difficoltà a reperire competenze anche solo scolastiche rappresenta un freno per molte aziende ad elevata tecnologia.

Il core business è appunto la probe Cards, per semplificare, un dispositivo ad altissima tecnologia che consente di testare il funzionamento del chip durante il processo di costruzione, quando cioè si trova ancora sul wafer di silicio. Il Chip ci accompagna ovunque, è nel computer, nel cellulare, in tutti i dispositivi che controllano e gestiscono la robotica, la domotica, è sempre più presente nei mezzi di trasporto. Il chip ormai è ovunque, è nella vita di tutti.

Quello della famiglia Crippa è un esempio eccezionale di ingegno, intraprendenza e determinazione il cui successo, tuttavia non ha cambiato minimamente lo spirito e l'atteggiamento dei titolari. I fratelli Roberto e Cristiano sono sempre in prima linea quando serve dare una mano a nuove iniziative sociali. Bosco urbano, orti sociali, una organizzazione interna finalizzata a stimolare le risorse umane, a creare un ambiente di lavoro appassionante. Un modello che coniuga il sociale con l'altissima tecnologia, la ricerca esasperata sviluppata nei laboratori sparsi per il mondo con la massima disponibilità verso il proprio territorio.

Il più evidente segno di attenzione, ma non l'ultimo, è stato il centro vaccinale, noto come hub di Cernusco. Sei mesi di apertura, una organizzazione perfetta con 400 volontari a rotazione, 160mila somministrazioni tra il 19 aprile e il 25 ottobre 2021, spazi, mezzi, strumenti tutto messo a disposizione da Technoprobe.

E a 86 anni Giuseppe Crippa progetta ancora: dobbiamo imparare a produrre senza consumare risorse, rispettando l'ambiente, senza inquinare. Dobbiamo salvare il salvabile perché questa è l'unica terra che abbiamo. Per questo la ricerca continua.

CLICCA QUI per il comunicato ufficiale

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