Imbersago: studio della Cattolica su effetti e bisogni post covid su anziani e adolescenti
Questa indagine, che è strettamente correlata al periodo pandemico che stiamo attraversando, ha il fine ultimo di analizzare i bisogni di due categorie del tessuto sociale: anziani e adolescenti. Fasce considerate "a rischio", come ha spiegato la consigliera comunale, Sara Mapelli, che sta seguendo il progetto. "L'idea dell'indagine nasce da una riflessione fatta sul periodo legato al Covid e dall'aver notato alcuni comportamenti di insofferenza, non gravi, ma mai registrati prima, nella fascia giovane e in quella degli anziani - ha spiegato Mapelli - l'obiettivo è capire come il benessere delle persone si sia modificato e lo scopo che avrà questa ricerca è quello di fare da bussola indirizzandoci sulla tipologia di interventi, differenti rispetto a quelli che abbiamo sempre offerto, e aiutandoci a ripensarli a fronte dei nuovi bisogni e delle fragilità di queste due fasce di popolazione".
L'ente che supporterà e guiderà il progetto sarà appunto il Centro di ricerca dell'Università milanese nelle figure della professoressa Margherita Lanz (statista e ricercatrice) e del professor Michele Aglieri (sociologo e pedagogista), indispensabili per le fasi di progettazione, raccolta, analisi ed elaborazione dei dati. Tradotta in termini pratici, l'indagine verrà condotta per mezzo di due questionari, uno formulato appositamente per l'anziano, l'altro per l'adolescente. "Entro la fine del mese di gennaio contiamo di presentare il progetto alla popolazione attraverso una serata informativa in cui saranno presenti anche i docenti - ha dichiarato la consigliera - dopodiché faremo recapitare una lettera nominativa alle persone interessate a compilare il questionario che verrà somministrato online". Vista la modalità scelta si sta pensando di coinvolgere anche le associazioni del territorio per fornire un supporto soprattutto ai cittadini anziani.
Un altro aspetto importante sono le tempistiche da rispettare. "Abbiamo concordato con il centro statistico che l'indagine non dovrà estendersi per più di un mese affinché le risposte siano il più pertinenti possibile con il contesto della realtà in cui la ricerca si inserisce". I dati, che verranno poi analizzati da personale competente, saranno il "punto zero" dal quale partire per fornire un'interpretazione dei bisogni della popolazione oggetto della ricerca. E il tutto si concluderà con un secondo incontro di restituzione alla cittadinanza dei risultati.
Il progetto costerà complessivamente alle casse comunali 3.660 euro.