Robbiate: detiene e alleva in un immobile 18 cani senza requisiti. Ordinanza del sindaco
Una prima ispezione era stata condotta dal personale di ATS Brianza e dai carabinieri della forestale di Lecco il 25 settembre del 2019. All'esito della stessa si contestava alla proprietaria la violazione degli articoli 107 comma 8 e 112 comma 1 (lett.d) della Legge Regionale n. 33/2019.
"Comma 8. Le strutture destinate al ricovero degli animali d'affezione, per finalità sanitarie, di tutela, di allevamento, commerciali, amatoriali, sono registrate nell'anagrafe degli animali d'affezione, da parte della ATS territorialmente competente; a tal fine, fermo restando il possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente, presentano una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) al comune che, anche con il preventivo coinvolgimento della ATS, verifica la sussistenza dei requisiti richiesti".
Alla data del 15 novembre 2021, trascorso dunque un lasso di tempo notevole, è stato eseguito un secondo sopralluogo dal personale di ATS Brianza e dal personale di Polizia Locale di Robbiate per verificare l'attuale situazione. Da questa seconda verifica è emerso che la signora deteneva "18 cani tutti in apparente buona condizione di salute e senza manifeste alterazioni comportamentali", e che "i locali presso i quali sono detenuti i cani non sono registrati come struttura a scopo di allevamento e non risulta esser stata trasmessa al Sindaco comunicazione per detenzione di cani in numero superiore a 10".
Pertanto è stato ordinato alla proprietaria di ridurre il numero di quattrozampe detenuti a un massimo di 10 entro 30 giorni dalla notifica di tale provvedimento. Dunque per gli 8 cani "in più" sarà necessario trovare altra collocazione.