Furti e aggressioni

Il ripetersi di aggressioni, effrazioni, furti è diventato ormai molto preoccupante.

Chi si ritrova la casa svaligiata di fatto non ha alcuna possibilità di ricuperare quanto è stato portato via, ne' la soddisfazione di sapere che i colpevoli saranno trovati (che tanto poi, se mai lo fossero, sarebbero ben presto liberi), ma soltanto danni da pagare e il trauma della propria abitazione violata.

Chi sorprendesse ladri in casa potrebbe solo contare sulla loro "cortesia e buone maniere", sperare cioè che non siano violenti. Chi fa quel mestiere di ladro di solito è fisicamente prestante e raramente agisce in solitaria, quindi non è affrontabile ad armi pari. Se i ladri non hanno la "cortesia" di lasciare quanto avesse già arraffato, il derubato non ha modo di non perdere i suoi beni; potrebbe, è vero, chiedere ai ladri di aspettare un po', in attesa che si possa chiamare i Carabinieri, e che questi arrivino, ma dubito che la loro (dei ladri) cortesia arrivi a tanto e che i loro (dei ladri) impegni professionali glielo consentirebbero.

La constatazione molto amara: siamo molto vulnerabili, la difesa è praticamente impossibile o vietata, il furto è praticamente garantito.

Ed ecco il solito e sterile appello perché istituzioni, polizie, investigatori agiscano con molta maggiore efficacia: non tocca a loro proteggere e garantire? Se no poi qualcuno spara e va in carcere.

CBR
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