Treni virtuali: un calvario quotidiano

Anche oggi raggiungere l'università in quel di Milano per mia figlia è stato un calvario, per giunta aveva un esame. Mi chiama per dirmi che del treno delle 10,31 da Cernusco per Milano non vi è traccia, non sono indicate informazioni sul tabellone e l'app di Trenord non fornisce notizie in merito. Insieme ragioniamo sulle possibili soluzioni. L'app di Trenord indica che è partito un treno da Bergamo per Milano e si potrebbe prenderlo a Robbiate, sempre che la app funzioni. Non avendo notizie del treno proveniente da Lecco è forse il caso di provarci sperando che il tragitto in auto da Cernusco a Robbiate non sia trafficato.
Nel frattempo chiamo il servizio Clienti di Trenord per avere qualche ragguaglio e chiedendo spiegazioni in merito al latitare delle informazioni. Risponde una gentile signora che mi chiede per quale tratta la contatto, mi lascia in attesa un minuto circa, richiede nuovamente il percorso del treno, chiede di attendere un attimo per verificare la situazione. La gentile signora non riesce a darmi informazioni e mentre la percezione di essere partecipe ad una sitcom dei Soliti Idioti del buon Francesco Mandelli diventa realtà la linea del Servizio Clienti di Trenord improvvisamente cade.
Mi messaggia mia figlia che "fortunatamente" il treno da Bergamo è arrivato con un ritardo di cinque minuti ed è quindi riuscita a prenderlo. Non ci resta che aspettare la puntata del pomeriggio per il tragitto di ritorno.
Una sola osservazione:mi rattrista e mi deprime che i tutti i passeggeri debbano abituarsi a questa profonda precarietà, che si manifesta troppo spesso, senza nessun tipo di informazione. Ho fatto il pendolare per anni e modalità così ripetute ed irrispettose non le ho mai dovute subire; possono esserci dei problemi ma non dare informazioni è un sopruso.
Un vostro lettore
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