Imbersago: la reliquia del beato Acutis al santuario. ''Amava la vita pur nel dolore''

L'arrivo della reliquia in Santuario, portata dal rettore padre Giulio Binaghi


Sono stati tantissimi i fedeli che nel pomeriggio di ieri, domenica 12 settembre, hanno riempito l'interno del Santuario della Madonna del Bosco, a Imbersago, e l'atrio esterno per accogliere la reliquia del beato Carlo Acutis, scomparso all'età di 15 anni a causa di una leucemia fulminante, e che aveva fatto della sua breve ma intensa vita un cammino dedito all'amore per Dio, agli insegnamenti che traeva dal Vangelo, e all'Eucarestia, da lui definita "la mia autostrada verso il cielo". Appassionato di tecnologia e esperto di internet, lo aveva individuato come il mezzo per diffondere la parola di Dio, per questo non si esclude che possa essere nominato "patrono di internet". 


Una breve processione ha preceduto l'ingresso in Santuario della reliquia del beato Acutis retta dal sacerdote, don Giulio Binaghi, che alle 16 ha officiato l'inizio della santa messa. Nel corso della predica don Giulio si è soffermato sugli insegnamenti che ci porgono i santi. "Cosa ci insegnano i santi? E in particolare il beato Carlo Acutis? - ha esordito - ci insegnano a dire grazie. A ringraziare il Signore per il dono della vita". Il secondo insegnamento, ha proseguito don Giulio, è invece quello di testimoniare la fede, "e per farlo è necessario prestare attenzione a Gesù, testimoniare la fede nelle opere quotidiane, nel costruire buone relazioni, e come dice il nostro Papa Francesco, ad abbattere i muri e costruire ponti".

Il sacerdote ha poi citato un espressione del beato Acutis: "Da qualunque parte la si guardi la vita è fantastica", entusiamo e convinzione che ha mostrato fino alla fine nonostante le pene della malattia. "La vita è fantastica perché il Signore scrive nelle nostre vite il senso stesso della vita, che consiste in due cose: la vocazione, ossia seguire Gesù, e la missione, che è annunciare il Dio in ogni ambiente che frequentiamo". E in ultimo, il terzo insegnamento che ci offrono i santi è quello di speranza, "ci insegnano a sperare, ad avere fiducia, a guardare avanti. Finché ci sono i santi possiamo sperare" ha concluso il sacerdote.

La reliquia del beato Carlo Acutis rimarrà esposta per una settimana presso il santuario della Madonna del Bosco, fino a domenica 19 settembre, e sarà possibile organizzare pellegrinaggi per gruppi per venerarla, previa prenotazione. 

F.Fu.
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