Merate: la soprintendenza chiede di mantenere i pini marittimi di viale Verdi davanti all'asilo

Cantano vittoria il comitato civico ambiente presieduto da Elena Calogero e tutta la rete di associazioni e persone che avevano in diversi modi chiesto la tutela di questo spazio alberato.
La soprintendenza delle belle arti e del paesaggio, infatti, si è espressa favorevolmente sulla variante al progetto di riqualificazione di viale Verdi fornendo però una prescrizione che era stata uno dei cavalli di battaglia del movimento che, due anni fa, si era mobilitato per la salvaguardia e la tutela dei pini marittimi posti davanti all'asilo nido.

Ritenendo che le opere non arrecheranno "sostanziale pregiudizio ai valori paesaggistici dell'area sottoposta a tutela" la soprintendenza, nella persona dell'architetto Giuseppe Stolfi, ha chiesto però di ridefinire "l'area compresa tra l'asilo e il centro diurno mantenendo i pini esistenti ad eccezione di quello situato più a nord, al fine di consentire lo scorrimento della corsia in progetto e la fruizione della nuova fila di parcheggi previsti. Sebbene non autoctoni, infatti, essi costituiscono l'unico elemento paesaggistico di rilievo dell'area ormai consolidato, pertanto meritevole di essere mantenuto in quanto non sostituibile nel breve periodo con le essenze in progetto seppure previste in qualche caso di prima grandezza".
Si conferma la realizzazione dei posti auto, consigliando un posizionamento che lasci un ambito protetto davanti all'asilo, integrando i pini esistenti con l'area verde a lato del centro diurno disabili.

"Sono felicissima" il commento a caldo di Elena Calogero "Non abbiamo mai mollato la battaglia per salvare i pini e ci abbiamo creduto fino in fondo. Con infinita gioia possiamo dire che avevamo ragione".

Attorno alla questione degli alberi di viale Verdi si era creato un movimento particolarmente attivo che aveva visto scendere in campo diverse associazioni, sia legate all'ambiente (tra cui Legambiente) che più in generale alla comunità, nonchè poeti, esperti, agronomi e si era formato un gruppo chiamato "VogliAMOunVialeVerde" che aveva promosso anche elaborato un documento e promosso una raccolta di foto e pensieri in libertà a sostegno della causa.

La palla ora all'amministrazione.

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