Imbersago: l'oca padovana prelevata dal traghetto e posta in un contesto protetto
Non è trascorso troppo tempo da quando i visitatori abituali del traghetto di Imbersago si sono accorti della mancanza di Pippo, esemplare di oca padovana che era ormai diventata “un’attrazione” per via della sua docilità e dell’affetto che aveva catturato in molte persone (CLICCA QUI per visualizzare l'articolo). In tanti si stanno domandando chi sia il responsabile della scomparsa dell’oca, e altrettanti si chiedono se fosse davvero necessario prelevarlo da un luogo in cui sembrava stare parecchio bene.
Di fronte a tale considerazione, il 10 maggio il sindaco aveva fatto richiesta alla Direzione Generale Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia, per ricevere delucidazioni in merito ad eventuale malessere per l’animale o pericolo per la fauna autoctona presente sulle rive all’Adda. Il 20 maggio giungeva la risposta dalla Regione “l’impatto di un solo individuo su altre specie è limitato; tuttavia, essendo una forma domestica, si consiglia prioritariamente la sua rimozione dall’ambiente naturale e la sua collocazione presso il proprietario, se individuabile, o presso altre strutture idonee (aziende agricole, agriturismi) del territorio”.

L’ENPA tramite la referente Silvana Benedetti si era fa nuovamente sentire il 21 maggio tornando a ribadire che “un'oca staziona ormai stabilmente da qualche settimana al traghetto di Imbersago” aggiungendo che “ci hanno riferito, che, purtroppo i suoi compagni sono stati prelevati/rubati a scopo alimentare e l'attuale esemplare maschio è rimasto solo. Abbiamo interpellato l'ATS che ci ha risposto di non essere di sua competenza in quanto non ferita, mentre la Polizia provinciale ed i carabinieri forestali ci hanno risposto che non si occupano di questa specie, in quanto domestica. Chiediamo quindi il permesso per poter intervenire e portare l'oca in un posto più sicuro ed idoneo”
Quest’ultima segnalazione da parte di ENPA ha fatto prendere la decisione al primo cittadino Vergani di autorizzare “con il fine di garantire il benessere degli animali …, al prelevamento e alla collocazione presso idonee strutture da voi identificate, dell’esemplare di oca padovana…”
Questi i fatti. Nei prossimi giorni l'Enpa si è detta disponibile a chiarire ulteriormente tutti i passaggi e le motivazioni che hanno portato a questa scelta.
F.Fu.