Robbiate: marocchino a processo per una rapina a un connazionale di 8 anni fa
Il fatto è di quasi otto anni fa. Questa mattina dinnanzi al collegio giudicante del tribunale di Lecco - presidente Enrico Manzi, a latere le colleghe Nora Lisa Passoni e Martina Beggio - si è aperto il processo a un cittadino marocchino, al momento in carcere, accusato di rapina aggravata e lesioni per un episodio datato 14 marzo 2013. Quel giorno in via Indipendenza a Robbiate avrebbe avvicinato un connazionale per poi sottrargli una bici, un giubbino, del denaro e un cellulare, secondo l'elenco reso sul momento dalla persona offesa - non costituitasi parte civile - alla farmacista che, per prima, si è trovata a prestare soccorso. La donna è stata escussa in mattinata, subito dopo il maresciallo Vincenzo Di Matteo, al tempo in servizio presso il Nucleo operativo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Merate, inviato in posto dalla centrale, una volta ricevuta la richiesta di intervento. "Ero al banco e ho sentito del trambusto fuori" ha ricordato l'esercente, facendo riferimento ai passi pesanti di due persone che parevano rincorrersi per poi entrare entrambe nel suo negozio. Davanti uno straniero risultato poi aver la maglia strappata sulla schiena. Dietro l'ipotizzato aggressore che, varcata la porta della farmacia, avrebbe lanciato un portafogli all'indirizzo dell'altro prima di dileguarsi, con la scena ripresa anche dalle telecamere del sistema di videosorveglianza come asserito dall'operante pronto altresì a confermare come al suo arrivo il derubato fosse già in carico ai volontari del soccorso, in condizioni tutto sommato buone se non fosse per piccole ferite d'arma da taglio. "Mi ha detto di essere stato vittima di una rapina pochi istanti prima" ha aggiunto la farmacista, elencando quella che, a detta dello straniero, gli era stato portato via. Il processo a carico del marocchino rinviato a giudizio quale supposto responsabile dell'accaduto proseguirà il prossimo primo luglio.