Accolto anche il ricorso del dottor Baraldo. Ora l’ASST porga le scuse a lui e a Del Boca

Gedeone Baraldo
La sua posizione è stata discussa il 21 aprile scorso, ma fino a ieri mattina, venerdì, non sapeva quale fosse stata la decisione del giudice. Il dottor Gedeone Baraldo ha ricevuto alle 9 la telefonata dell’avvocato Pascucci di Milano, che lo ha assistito legalmente durante questo incubo durato tre anni.
Quando il legale gli ha comunicato che il giudice aveva accolto il ricorso è scoppiato in lacrime, un pianto liberatorio che mette fine una vicenda per certi versi assurda, ma che per tre lunghi anni ha tolto il sonno ai protagonisti.
Di più non è stato possibile sapere, in quanto il dottor Gedeone Baraldo, non può rilasciare nessuna dichiarazione previa autorizzazione del direttore generale direzione dell’Azienda ospedaliera Paolo Favini. Neppure per una vicenda che il medico ha subito sulla propria pelle per un procedimento intentatogli proprio dall’Azienda sanitaria per cui lavora. Possiamo solo immaginare lo stato d’animo di un medico con un incarico direzionale, che si è visto contestare irregolarità dalla sua stessa Azienda, che ha fatto proprie le conclusioni di una Commissione esterna, che ha lavorato sotto traccia all’insaputa degli stessi medici finiti sotto procedimento. E stiamo parlando di due figure apicali, un primario e del direttore sanitario all’epoca dei fatti.
Oggi, Primo Maggio, il dottor Baraldo è in ufficio al “Manzoni” di Lecco, per preparare la tanto attesa Fase Due, dopo aver superato, non certo con poche difficoltà, l’esperienza del Covid-19, che lo ha costretto a sei lunghe settimane di cure, di cui due passate ricoverato in ospedale e a un lungo periodo di isolamento domiciliare.
Come nel caso del dottor Gregorio del Boca, primario di Ostetricia Ginecologia, anche per Gedeone Baraldo, il giudice ha respinto ogni addebito. Anche a lui questa sentenza ha reso giustizia. Ma si dovrà riflettere sul comportamento della Commissione disciplinare interna. E anche se i fatti sono accaduti durante la precedente gestione, con Stefano Manfredi alla testa dell’ASST, l’attuale Dg dovrebbe sentire il dovere di porgere le scuse dell’azienda a Del Boca e Baraldo. Le colpe dei quali erano quelle di lavorare di più per smaltire le code e ridurre il gravissimo stress dell’attesa a pazienti già provate dalla malattia.
A.Bai.
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