14. LINO TOPO




Lino sapeva che per attraversare la strada

doveva guardarsi ben bene all'intorno

che le ruote delle auto correvano in fretta

e nessuno guardava con attenzione là in terra.


Lina abitava sul lato sinistro

e per andare a trovarla ogni volta era un rischio

ma l'amicizia non teme pericoli

e i suoi sentieri non son sempre facili.


Da quaranta giorni non passava nessuno

come se d'improvviso non ci fosse benzina

gli Umani eran fermi, al massimo un cane

passava al guinzaglio con il suo padrone.


"Che strano!" diceva la piccola Lina

"gli Umani indossano la museruola?"

"Mi pare una specie di mascherina:

ma non mi pare che sia più carnevale..."


A Lino non importava che data fosse:

non passavano più le macchine grosse!

Non passavano nemmeno i motorini,

e la strada era tutta per i topolini.


Attraversava con calma, la coda all'insù,

e Lina rideva coi baffetti puliti:

"Muoviti Lino, che ho da offrirti il ragù

e uno dei miei piatti più prelibati"


"Accetto senz'altro", squittiva Lino

"e io ho rubato un formaggio coi buchi:

facciamo che oggi mangiamo il ragù,

facciamo che domani però vieni tu!"


Perché anche tra i topi l'amicizia non è

approfittare delle occasioni.

È inventarne di nuove, per volersi bene:

tu mi doni una cosa, io ne do una a te.





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Stefano Motta
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