Al mio amico Sergio che sta lottando contro il mostro invisibile

Il coronavirus fa paura quando si ascoltano gli effetti nel corso del quotidiano report tv. Ma fa terrore quando colpisce una persona vicina. Da un mese a questa parte mi fa terrore. E non solo per mia mamma che a 96 anni riesce a sopravvivere pur dentro una Rsa, per quanto tra le migliori del territorio; ma perché da trenta giorni a questa parte Sergio Perego si sta difendendo disperatamente da questo mostro invisibile.
Sergio
Sergio, oltre che "fratello" del comune amico professor Virgilio Sacchini, non è solo un collega, un bravissimo collega, che conosco da più di quarant'anni. Non è solo lo storico corrispondente de Il Giorno, curioso, attento alle tipicità locali, ai fatti della politica meratese, culturalmente preparato, Sergio è un amico sincero, una persona con la quale non si può che andare d'accordo. Con lui ho coltivato, sia pure per poche stagioni, la passione per il calcio cittadino, passando tanti pomeriggi al comunale Ferrario, entrambi sotto una spessa coperta, tra qualche sorrisetto di tifosi più giovani, perché l'età ci espone a rischi sempre maggiori. Sergio da un mese sta conducendo la sua più difficile battaglia, dentro una sala insonorizzata di terapia intensiva. Tra leggeri miglioramenti e devastanti ricadute, combatte con la stessa tenacia con la quale resisteva nelle lunghissime dirette a Radio Montevecchia, la prima emittente privata della Lombardia, forse una delle prime in Italia, in attesa del cambio notturno che stentava ad arrivare. Non ho molto da aggiungere. Se non un messaggio direttamente inviato a lui con la speranza che non appena riaprirà i collegamenti col mondo i suoi famigliari glielo possano recapitare. Sergio sono ormai quindici anni che ci sediamo l'uno accanto all'altro alle cene sociali di merateonline. Sempre vicini, sempre a scambiarci opinioni: tu molto più disinvolto di me e per ciò ti lascio volentieri la parola perché sai quanta ritrosia ne ho io a prenderla. Quindi, siccome anche quest'anno pur tra mille difficoltà il network sta crescendo e presto aggiungerà un'altra "gamba" non mi fare scherzi: ti voglio vicino alla cena sociale di dicembre, anche perché, come sai dato che c'eri anche allora, merateonline compie vent'anni. Ti voglio bene. E ti aspetto.
Claudio
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