Montevecchia: morto Pietro Coianiz, figura storica dell’AIA Lecco

Pietro Coianiz
“Pietro ha rappresentato non solo la storia intera della sezione di Lecco, ma anche dell'intera Associazione Italiana Arbitri. Con lui se ne vanno 65 anni di associazione, passione ed attaccamento alla maglia arbitrale” - ha sottolineato Stefano Giampaolo, attuale presidente della sezione.
Diventato arbitro nel 1958, presso la sezione di Bolzano, Coainiz arriva a Lecco venti anni dopo, nel 1978, dove porta il suo contributo a tutti i giovani arbitri, tra i quali c'è anche il figlio Paolo, che negli anni 90 diventa tra l'altro presidente della sezione arbitri di Lecco.
“Pietro è sempre stato un lavoratore instancabile e con grande passione per questo mondo. È sempre stato il valido consigliere, orecchio di ascolto e voce di saggezza per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo” – ha continuato Giampaolo.
Lo scorso anno Coianiz era stato premiato con il riconoscimento "Storicità ed Esempio", un premio istituito appositamente per lui per riconoscere l'unicità della sua persona.
“Con grande commozione e con un'umiltà straordinaria Pietro ci ha regalato il suo meraviglioso sorriso nel ritirare il premio davanti agli amici della sua sezione e ai suoi familiari. Oggi Pietro ci lascia, ma resterà per sempre impresso nelle mura della sezione di Lecco il suo nome ed il suo ricordo per questi meravigliosi 65 anni di Associazione che ci ha regalato” - ha concluso Giampaolo
Anche Alfonso Modica, Romeo Valsecchi, Giovanni Valeriano, i tre collaboratori storici di Coianiz, hanno appreso con dolore la notizia della scomparsa e hanno voluto esprimere solidarietà alla famiglia. “I ricordi personali sono tanti. Faceva parte di una grande famiglia, anche perché si rimane arbitro per sempre” – ha ricordato Valsecchi, presidente onorario AIA della sezione di Lecco.
“Ci conoscevamo da anni e il nostro rapporto andava ben oltre la semplice collaborazione arbitrale. La passione e la dedizione che lo distinguevano sono la più grande eredità che potesse lasciare a chi ha avuto la fortuna di collaborare con lui” – ha dichiarato Valeriano, già designatore e osservatore della sezione.
“Per me è stato un mentore – ha spiegato Alfonso Modica, per dieci anni presidente della sezione di Lecco - L’ho sempre dichiarato, anche pubblicamente. Posso dire di aver iniziato con lui, di esser cresciuto come arbitro anche grazie a Pietro. Mi ha dato veramente tantissimo. Spesso lo accompagnavo alle riunioni. Negli ultimi anni io o Valeriano gli portavamo a casa la tessera associativa, anche solo per il piacere di averla nel portafoglio. Era un gesto simbolico, ma lo rendeva felice. Durante gli anni della mia presidenza lo chiamavo spesso per partecipare ai raduni, anche se non era più operativo da tempo. Era una persona di cui ti potevi fidare; era duro a volte, ma sempre generoso e sincero. Quando sono arrivato a Lecco negli anni 80, Pietro faceva già il designatore e da lui abbiamo imparato tanto. Ha collaborato con tutti e si è sempre trovato a bene. Nei 10 anni in cui sono stato presidente ho trovato in lui sempre un prezioso alleato. Per la sezione di Lecco è stato un pilastro”.
Il presidente Giampaolo e tutta la sezione hanno osservato un minuto di silenzio in video conferenza lo scorso lunedì, ma non mancheranno di onorare il loro collaboratore non appena le condizioni civiche saranno ristabilite.
B.V.