Retesalute: a breve un’assemblea con il precedente C.d.A. Galbiati, confermare la gestione associata e solidale dei servizi
A fornire i dettagli tecnici della situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Retesalute a supplemento della relazione della presidente Alessandra Colombo è stata la responsabile amministrativa dell'azienda speciale Laura Mattiello, in attività presso l'Ente dal settembre scorso. Da allora ha messo mano ai documenti contabili scoperchiando lacune e ombre. La dott.ssa Mattiello ha rivoluzionato insieme al revisore dei conti l'impostazione contabile dell'Ambito, rispecchiando più coerentemente la natura di Retesalute, che è sia Ente strumentale (eroga cioè servizi) sia capofila per la realizzazione con contributi pubblici del Piano di Zona per conto dell'Ambito di Merate. La maggior parte di questi contributi vengono erogati ai beneficiari sulla base dell'attività dell'Ufficio di Piano. "È giusto che il conto economico di Retesalute, che è il prospetto nel quale vengono registrati i ricavi e i costi dell'Ente strumentale, non sia sporcato dei contributi pubblici e dei pagamenti ai loro beneficiari. Abbiamo quindi creato dei conti contabili dedicati solo all'Ambiti in modo che fossero chiaramente individuabili e controllabili da chiunque e in qualunque momento".
Laura Mattiello
Per quanto riguarda il conto dell'anno 2019 di Retesalute la voce maggiore è data dai servizi 5 milioni 640 mila euro circa. La perdita sui servizi mostrata dalla dott.ssa Mattiello è di 140 mila euro. Tra questi il segno meno è dato in particolare dall'assistenza domiciliare perché la cooperativa fa fatturare il trasferimento dei suoi operatori al 12% del monte orario come prevede l'appalto (vale circa 74 mila euro), ma la tariffa determinata non tiene conto né del trasferimento degli operatori né dei costi per la figura dei coordinatori dell'area. C'è poi la mancanza di copertura economica di alcune spese. "Sono stati registrati dei ricavi che hanno coperto delle inefficienze anche negli esercizi precedenti. Nel momento in cui ricevevate dei bilanci in pareggio e venivano registrati i ricavi senza i loro costi afferenti è chiaro che quei ricavi erano serviti a qualcosa". Le spese generali pure sono in perdita di 293 mila euro.
Fabio Crippa. Massimo Panzeri, Alessandro, Laura Mattiello
Alla situazione dell'anno corrente si aggiunge la situazione degli anni passati: "Al fine di consentire il pareggio di bilancio sono state registrate scritture irregolari per spostare i costi in avanti" ha detto Mattiello. Sono stati mappati tutti i debiti e crediti con i fornitori tramite un confronto diretto con loro. Il principale fornitore è Consolida con cui Retesalute ha un debito di 600 mila euro nel quinquennio. Debiti anche verso il Distretto di Lecco (395 mila euro) e la Comunità Montana. "La situazione debitoria con i fornitori va monitorata. Pensiamo che fornitori come Consolida al momento hanno qualche difficoltà in più per il fatto che non sta lavorando a causa del Covid-19" ha spiegato la responsabile di Retesalute. Su questo tema è intervenuto il vice sindaco di Olgiate Molgora Maggioni: "Mi sorge il dubbio che la verifica debitoria e creditoria precedente non è mai stata fatta anche se nelle varie assemblee ci era stato detto che veniva fatta. Quindi vuol dire che ci hanno dichiarato una notizia non vera". Ha poi espresso la volontà di voler ascoltare anche la versione del precedente presidente del CdA e dei precedenti professionisti che hanno avvallato i budget. "L'annullare la registrazione contabile di fatture è una bella responsabilità. Non credo che l'allora responsabile amministrativa da sola abbia scelto di fare una cosa del genere per far quadrare i conti".
Massimo Panzeri
Il presidente dell'Ambito Distrettuale di Merate Filippo Galbiati ha guardato al futuro. L'obiettivo "chiaro e comunicato con forza ai cittadini" da darsi in prospettiva come assunzione di responsabilità politica è questo: mantenere la gestione associata dei servizi tra Comuni secondo il principio della solidarietà tramite l'azienda speciale. "A questa condizione c'è la massima collaborazione dell'Ambito a lavorare urgentemente a un piano di salvataggio e di rilancio di questa azienda a partire da una redazione a più mani dei bilanci". Ha affermato che in confronto tra Retesalute e Ambito è iniziato nel dicembre scorso, mantenendo un atteggiamento di attesa per il lavoro svolto dai tecnici. Come già scritto, ha rivendicato il ruolo centrale che l'Ambito dovrà assumere in questa fase perché è l'assemblea che individua l'Ente capofila per attuare il Piano di Zona. "L'espressione d'indirizzo rispetto all'obiettivo del modello gestionale per l'Ambito di Merate lo deve esprimere l'Ambito di Merate" ha commentato perentorio Galbiati.
Filippo Galbiati
Il vice presidente dell'Assemblea di Retesalute Fabio Crippa, anello di congiunzione con il precedente mandato, ha dichiarato: "Il precedente presidente del CdA Salvioni dalla fine del 2017 e lungo tutto il 2018 aveva esortato questa assemblea a potenziare molto il versante amministrativo. Ed è una delle cose che troppo lentamente abbiamo compiuto. Presumibilmente c'è da rivedere questa area". Ha quindi sostenuto che il vecchio CdA possa e debba spiegare all'assemblea le proprie ragioni. A questo proposito Massimo Panzeri, presidente dell'Assemblea di Retesalute, ha affermato che entro dieci giorni ci sarà una nuova seduta proprio finalizzata al confronto col vecchio CdA dell'azienda speciale. FOTO FABIO CRIPPA Per il resto gli altri interventi dei sindaci sono stati una conferma dell'indirizzo promosso da Galbiati. Una nota di nervosismo solo dal sindaco di Airuno, preoccupato per le ricadute che il piano di rilancio di Retesalute avrà sui Comuni che già vivono in affanno la copertura delle spese del proprio bilancio.
M.P.