Retesalute: i sindaci compatti sulla forma societaria. Mostrata la situazione debitoria

La sensazione di straordinarietà ha avvolto l'intera assemblea di Retesalute che si è tenuta in questo mercoledì sera. Eccezionalità per il contesto: l'auditorium di Palazzo Tettamanti a Merate, anziché la sala consiliare del Municipio meratese; la mediazione in streaming per i soci (sindaci o delegati) dell'azienda che non hanno potuto presenziare dal vivo facilitando così il distanziamento interpersonale; l'uso delle mascherine come dispositivo di protezione dal contagio. Ma a questi elementi di contorno va aggiunto il pesante contenuto degli argomenti trattati.

Temi tecnico-economico che hanno evidenziato la gravissima posizione debitoria di Retesalute. L'attuale CdA, dal suo insediamento lo scorso autunno, ha iniziato a ripercorrere a ritroso per l'ultimo quinquennio la situazione economica, finanziaria e contabile dell'azienda che gestisce i servizi alla persona per conto dei Comuni associati. Le perdite di natura corrente inserite nella bozza del rendiconto 2019 valgono 570 mila euro, dato dalla differenza tra il valore e il costo della produzione. A gravare come un macigno è la perdita degli esercizi precedenti per 3 milioni 360 mila euro. I debiti si aggirano intotale attorno ai 6 milioni: il conto più grosso è nei confronti dei fornitori dei servizi per 2 milioni e mezzo. Alcune delle fatture che certificano queste incombenze sono emerse solo attraverso un confronto diretto con i fornitori perché erano cifre che non risultavano da nessuna parte sui bilanci. Una ricostruzione che è emersa dal lavoro della nuova responsabile amministrativa di Retesalute, la dott.ssa Laura Matiello.

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Consapevole del prospetto che sarebbe stato illustrato il presidente dell'assemblea, il sindaco di Merate Massimo Panzeri, ha messo le mani avanti. Toni che inizialmente avevano dato l'impressione che si sarebbe assistito ancora a una resa dei conti tra schieramenti contrattposti. "Adesso è il momento delle scelte. È momento di capire se si vuole dare un futuro o meno all'azienda, non solo a parole ma con degli atti concreti. Ognuno sarà libero di fare le scelte che riterrà opportune, ma sia chiaro che prima di alzarsi dal tavolo si paga il conto. Se si arriverà ad alzare le mani in alto non sarà colpa del sottoscritto".

In realtà dai successivi interventi l'indirizzo che i sindaci hanno dato all'unanimità punta a confermare la forma societaria. La presidente del CdA Alessandra Colombo ha però chiarito che servirà un'imponente riorganizzazione della struttura gestionale.

Il presidente dell'Ambito Distrettuale di Merate Filippo Galbiati ha rivendicato la centralità che l'organo da lui presieduto dovrà esercitare nelle prossime fasi in cui si individueranno gli obiettivi del modello gestionale in quanto è l'Ambito ad aver riconosciuto Retesalute come Ente capofila per la realizzazione del Piano di Zona. Domani si svolgerà il Comitato d'ambito in cui verrà affrontata questa materia.

A seguire la cronaca dettagliata della serata

M.P.
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