Merate: stessa strada, stessa vegetazione, diversa potatura. Ed ecco i risultati mentre ancora si attende il parco pubblico
Non sappiamo, non essendo agronomi, se la differenza vistosa tra la parte alta del viale e quella bassa, tagliata in due da via San Francesco sia causata dalle potature indiscriminate. Certo abbiamo visto autentici scempi: via Turati, via Agnesi, Pagnano, piante rigogliose ridotte a poco più di un moncone, indebolite da capitozzature condotte da soggetti poco competenti, mai sanzionati dai tecnici comunali, distratti, nella migliore delle ipotesi. Sia quel che sia ammirate la bellezza selvaggia del viale che conduce all'ingresso secondario del Biffo, rispetto alla miseria che costeggia la parte bassa.
Tra l'altro avevano ragione coloro che in Aula sostenevano come fosse necessario imporre la realizzazione del parco comunale di 7mila mq. ai lottizzanti dell'ex Diana, anziché mettere in convenzione che solo a fine lavori sarebbe stato realizzato il parco pubblico. Il Governo Robbiani - Lega, Forza Italia - aveva posto in convenzione la costruzione in via preventiva del parcheggio al servizio del Villoresi e solo a festa finita il parco pubblico. Campa cavallo.
Una pecca vistosa, purtroppo da attribuire all'ex assessore Andrea Valli.