Merate: un albero per ogni vittima di Covid per il M5S
Un albero per ogni cittadino vittima del Coronavirus. E’ la proposta di Elena Calogero, nota attivista della del Movimento 5 Stelle, e candidata alle scorse elezioni comunali, che intende ricordare i “caduti” del Covid-19 con quello che ritiene possa essere considerato un monumento.
“Stiamo combattendo una guerra – spiega Elena Calogero sul suo profilo Facebook – e i caduti in guerra vanno ricordati con un monumento. Ho preso in prestito una legge già esistente che prevede che per ogni nuovo nato le amministrazioni comunali mettano a dimora un albero. Si tratta di una bella iniziativa che molti comuni la stanno già attuando tempo. Io chiedo che venga messo a dimora un albero anche per ogni caduto del Covid-9. E’ un gesto di misericordia, un gesto in memoria per coloro che hanno perso la vita a causa del Coronavirus e di memoria per le future generazioni che sentiranno raccontare di questa emergenza. Ma il mio vuole anche essere un gesto di vicinanza a tutti quelle persone che hanno perso un familiare o un amico a causa del virus. Ma anche per tutti noi, che ci sentiamo in qualche modo orfani e vittime di questa emergenza”.
L’attivista dei 5 Stelle, intende avanzare una proposta di modifica della legge numero 113 del 29 gennaio 1992, che prevede appunto l’obbligo per i comuni di piantare un albero per ogni nuovo nato. La legge è stata successivamente modificata, riducendo l’obbligo per i soli comuni con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti e istituendo la Giornata nazionale degli alberi, celebrata il 21 novembre.
In sintesi Elena Calogero chiede che venga introdotto l’obbligo per tutte le amministrazioni comunali di porre a dimora un albero, non solo per ogni neonato, ma anche per ognuna delle vittime della pandemia. L’iniziativa, che secondo la promotrice dovrebbe attuarsi nel mese di novembre, avrà lo scopo di ricordare le vittime ma anche lo sforzo messo in campo dal Paese per contrastare il virus.
L’iniziativa ha già raccolto numerose adesioni da parte dei simpatizzanti del Movimento, ma il percorso legislativo si presenta inevitabilmente lungo.
Ovviamente, ogni comune potrebbe raccogliere la proposta e farla propria, senza attendere che diventi una norma di legge. Si tratterebbe così di un gesto spontaneo di umanità e di vicinanza a quanti in questa “guerra” hanno perso un proprio caro. Purtroppo sono tanti. E non è ancora finita.
“Stiamo combattendo una guerra – spiega Elena Calogero sul suo profilo Facebook – e i caduti in guerra vanno ricordati con un monumento. Ho preso in prestito una legge già esistente che prevede che per ogni nuovo nato le amministrazioni comunali mettano a dimora un albero. Si tratta di una bella iniziativa che molti comuni la stanno già attuando tempo. Io chiedo che venga messo a dimora un albero anche per ogni caduto del Covid-9. E’ un gesto di misericordia, un gesto in memoria per coloro che hanno perso la vita a causa del Coronavirus e di memoria per le future generazioni che sentiranno raccontare di questa emergenza. Ma il mio vuole anche essere un gesto di vicinanza a tutti quelle persone che hanno perso un familiare o un amico a causa del virus. Ma anche per tutti noi, che ci sentiamo in qualche modo orfani e vittime di questa emergenza”.
L’attivista dei 5 Stelle, intende avanzare una proposta di modifica della legge numero 113 del 29 gennaio 1992, che prevede appunto l’obbligo per i comuni di piantare un albero per ogni nuovo nato. La legge è stata successivamente modificata, riducendo l’obbligo per i soli comuni con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti e istituendo la Giornata nazionale degli alberi, celebrata il 21 novembre.
In sintesi Elena Calogero chiede che venga introdotto l’obbligo per tutte le amministrazioni comunali di porre a dimora un albero, non solo per ogni neonato, ma anche per ognuna delle vittime della pandemia. L’iniziativa, che secondo la promotrice dovrebbe attuarsi nel mese di novembre, avrà lo scopo di ricordare le vittime ma anche lo sforzo messo in campo dal Paese per contrastare il virus.
L’iniziativa ha già raccolto numerose adesioni da parte dei simpatizzanti del Movimento, ma il percorso legislativo si presenta inevitabilmente lungo.
Ovviamente, ogni comune potrebbe raccogliere la proposta e farla propria, senza attendere che diventi una norma di legge. Si tratterebbe così di un gesto spontaneo di umanità e di vicinanza a quanti in questa “guerra” hanno perso un proprio caro. Purtroppo sono tanti. E non è ancora finita.