Covid, Straniero e Maldini (PD): avviato l'iter per una commissione d'inchiesta
I consiglieri delle forze di opposizione in consiglio regionale della Lombardia – Partito democratico, Movimento 5 stelle, Lombardi civici europeisti, Più Europa/Radicali, Italia viva – depositeranno domani, giovedì 16 aprile 2020, le firme necessarie per l’istituzione di una Commissione consiliare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid-19 in Regione Lombardia.
“Secondo le previsioni dello Statuto regionale della Lombardia, articolo 19, la Commissione di inchiesta ha il potere di indagare su questioni di spettanza del consiglio regionale e può essere istituita su richiesta motivata sottoscritta da almeno un terzo dei consiglieri regionali, quindi almeno 27. I gruppi di opposizione hanno i numeri necessari per chiederne l’istituzione, a cui deve dare seguito l’Ufficio di presidenza del consiglio entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta”, spiega Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, che annuncia l’importante novità assieme a Marinella Maldini, segretaria provinciale dem.
“Il sistema sanitario lombardo non ha risposto adeguatamente alla sfida e la legge regionale di riforma della sanità va rivista alla luce di quanto è successo in queste settimane – dicono Straniero e Maldini –. La Commissione d’inchiesta non è un tribunale fittizio, ma un luogo dove fare chiarezza, dove capire perché in Lombardia ci siano stati tanti, troppi morti, e perché sia stato così difficile tracciare un’epidemia che qui si è manifestata in modo così virulento. È, prima di tutto, un atto di chiarezza nell’interesse dei cittadini lombardi”.
Un luogo, dunque, dove poter fare delle domande a ragion veduta: “Perché tanti morti? Perché non sono stati protetti operatori sanitari e Rsa? Quali sono le cause dell’ampia diffusione del virus? Si accertino gli errori perché non vengano ripetuti, anche in vista di un’apertura graduale di una fase 2 o di una nuova esplosione dell’epidemia in autunno. Dovremo trovarci pronti, con le scelte corrette”, aggiungono i due esponenti Pd.
Dunque, per Straniero e Maldini “va fatta chiarezza sulle cause, vanno valutati eventuali errori di programmazione, difetti organizzativi legati al sistema sanitario lombardo, problemi e carenze nella catena di comando anche legati alla legislazione regionale in vigore. Le verifiche saranno assolutamente scrupolose a partire dalla distribuzione a singhiozzo dei dispositivi di protezione individuale, al limitato ricorso ai tamponi nella popolazione, fino all’orrore nelle case di riposo e ai numeri reali della pandemia. Tutto deve essere analizzato per capire le carenze e gli errori che hanno determinato questa ecatombe di dimensioni eccezionali. I lombardi hanno pagato a caro prezzo questa pandemia, e la Commissione, a partire da una documentazione solida, sarà la sede opportuna per programmare una sanità regionale che sappia affrontare coerentemente le emergenze”.
“Secondo le previsioni dello Statuto regionale della Lombardia, articolo 19, la Commissione di inchiesta ha il potere di indagare su questioni di spettanza del consiglio regionale e può essere istituita su richiesta motivata sottoscritta da almeno un terzo dei consiglieri regionali, quindi almeno 27. I gruppi di opposizione hanno i numeri necessari per chiederne l’istituzione, a cui deve dare seguito l’Ufficio di presidenza del consiglio entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta”, spiega Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, che annuncia l’importante novità assieme a Marinella Maldini, segretaria provinciale dem.
“Il sistema sanitario lombardo non ha risposto adeguatamente alla sfida e la legge regionale di riforma della sanità va rivista alla luce di quanto è successo in queste settimane – dicono Straniero e Maldini –. La Commissione d’inchiesta non è un tribunale fittizio, ma un luogo dove fare chiarezza, dove capire perché in Lombardia ci siano stati tanti, troppi morti, e perché sia stato così difficile tracciare un’epidemia che qui si è manifestata in modo così virulento. È, prima di tutto, un atto di chiarezza nell’interesse dei cittadini lombardi”.
Un luogo, dunque, dove poter fare delle domande a ragion veduta: “Perché tanti morti? Perché non sono stati protetti operatori sanitari e Rsa? Quali sono le cause dell’ampia diffusione del virus? Si accertino gli errori perché non vengano ripetuti, anche in vista di un’apertura graduale di una fase 2 o di una nuova esplosione dell’epidemia in autunno. Dovremo trovarci pronti, con le scelte corrette”, aggiungono i due esponenti Pd.
Dunque, per Straniero e Maldini “va fatta chiarezza sulle cause, vanno valutati eventuali errori di programmazione, difetti organizzativi legati al sistema sanitario lombardo, problemi e carenze nella catena di comando anche legati alla legislazione regionale in vigore. Le verifiche saranno assolutamente scrupolose a partire dalla distribuzione a singhiozzo dei dispositivi di protezione individuale, al limitato ricorso ai tamponi nella popolazione, fino all’orrore nelle case di riposo e ai numeri reali della pandemia. Tutto deve essere analizzato per capire le carenze e gli errori che hanno determinato questa ecatombe di dimensioni eccezionali. I lombardi hanno pagato a caro prezzo questa pandemia, e la Commissione, a partire da una documentazione solida, sarà la sede opportuna per programmare una sanità regionale che sappia affrontare coerentemente le emergenze”.