Baffi (Italia Viva): 'Covid, dovere chiedere la Commissione d’inchiesta'
“Ritengo un dovere, prima ancora che un diritto, di un Consigliere Regionale chiedere una Commissione d’inchiesta come quella per la quale domani verrà depositata la richiesta sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione del Consiglio Regionale lombardo" dichiara il Consigliere Regionale Patrizia Baffi.
"Tale Commissione non vuole certo essere un moderno tribunale dell’Inquisizione, anche perché do per scontati la buona fede e il pieno impegno di tutti coloro che si sono spesi in questi mesi, così come la trasparenza e la professionalità delle persone coinvolte. Tuttavia, è chiaro che vi sono alcuni passaggi che hanno evidenziato una fragilità che ha avuto come risultato l’acuirsi di alcune situazioni drammatiche e noi su questo siamo chiamati a capire come sono andate le cose, in piena trasparenza." prosegue l'esponente di Italia Viva.
"L’obiettivo è capire dove si sono create le falle, così da porre rimedio e farci trovare pronti anche in vista del possibile ritorno dell’epidemia nei mesi autunnali. Lo spirito della mia adesione a questa iniziativa è pertanto pienamente propositivo, così come lo è stato in occasione del lavoro di preparazione in Commissione della risoluzione sull'emergenza Covid che andrà in aula domani" evidenzia il Consigliere Regionale Patrizia Baffi.
"Tengo a chiarire che personalmente non sono favorevole al commissariamento della Sanità lombarda, anche perché il lavoro della Commissione d’inchiesta potrebbe evidenziare anche criticità sulla distribuzione delle competenze tra la Regione Lombardia e lo Stato centrale, dalla quale potrebbe emergere qualche mancanza anche nell’azione di quest’ultimo.
Pertanto, ritengo che il commissariamento della Sanità lombarda non farebbe il bene del Paese, della Lombardia e della Politica”, conclude Patrizia Baffi, Consigliere Regionale di Italia Viva, al termine della conferenza stampa delle forze di opposizione in Consiglio Regionale.
"Tale Commissione non vuole certo essere un moderno tribunale dell’Inquisizione, anche perché do per scontati la buona fede e il pieno impegno di tutti coloro che si sono spesi in questi mesi, così come la trasparenza e la professionalità delle persone coinvolte. Tuttavia, è chiaro che vi sono alcuni passaggi che hanno evidenziato una fragilità che ha avuto come risultato l’acuirsi di alcune situazioni drammatiche e noi su questo siamo chiamati a capire come sono andate le cose, in piena trasparenza." prosegue l'esponente di Italia Viva.
"L’obiettivo è capire dove si sono create le falle, così da porre rimedio e farci trovare pronti anche in vista del possibile ritorno dell’epidemia nei mesi autunnali. Lo spirito della mia adesione a questa iniziativa è pertanto pienamente propositivo, così come lo è stato in occasione del lavoro di preparazione in Commissione della risoluzione sull'emergenza Covid che andrà in aula domani" evidenzia il Consigliere Regionale Patrizia Baffi.
"Tengo a chiarire che personalmente non sono favorevole al commissariamento della Sanità lombarda, anche perché il lavoro della Commissione d’inchiesta potrebbe evidenziare anche criticità sulla distribuzione delle competenze tra la Regione Lombardia e lo Stato centrale, dalla quale potrebbe emergere qualche mancanza anche nell’azione di quest’ultimo.
Pertanto, ritengo che il commissariamento della Sanità lombarda non farebbe il bene del Paese, della Lombardia e della Politica”, conclude Patrizia Baffi, Consigliere Regionale di Italia Viva, al termine della conferenza stampa delle forze di opposizione in Consiglio Regionale.