Como-Lecco, ok alla riapertura dei vivai. Coldiretti: ''Bene''
Le imprese florovivaistiche di Como, Lecco e della Lombardia possono aprire i loro garden e vivai: è una notizia attesa e importante, che arriva dopo un’intensa concertazione “in cui Coldiretti ha messo anima e cuore” come rimarca il presidente della federazione interprovinciale lariana Fortunato Trezzi, insieme a Roberto Magni, florovivaista e membro di giunta: “Per prima, sul territorio, Coldiretti ha segnalato la grave situazione di emergenza che vive il settore, facendoci portavoce delle istanze di una categoria che, nelle due province lariane, supera le mille imprese e dalla quale dipendono migliaia di famiglie, considerando l’indotto. Non abbiamo fatto polemiche, abbiamo lavorato, com’è nel nostro Dna di agricoltori. E i risultati sono arrivati, anche se non saranno sufficienti a salvare la stagione: ora continua il pressing per ottenere i sostegni necessari alle imprese”.
A sancire lo sblocco della situazione è stata la pubblicazione di un chiarimento sulle FAQ della Regione Lombardia, che non lascia spazio a dubbi: in esso si specifica che "in base al DPCM del 10 aprile 2020 e alle Faq pubblicate sul sito del governo, gli imprenditori agricoli possono commercializzare i prodotti della propria attività. Ne consegue che gli imprenditori agricoli (tra cui i florovivaisti) possono vendere al dettaglio fiori, piante, semi, fertilizzanti, ecc.". Resta attiva anche la vendita di piante e fiori nei supermercati, per corrispondenza o consegna a domicilio, mentre sono ancora esclusi gli altri canali (fioristi e negozi).
“L’ufficialità del provvedimento – riprende Magni – mi è stata confermata anche dall’assessore all’agricoltura lombardo Fabio Rolfi, che ringrazio, in una lettera giunta a stretto giro: si tratta certamente di una buona notizia, che rassicura i florovivaisti che, già da ieri, hanno potuto quindi riaprire i propri vivai”.
Si tratta del secondo “gol” messo a segno in pochi giorni: venerdì sera, infatti, era arrivato il “via libera” alla riapertura delle attività di cura e manutenzione del paesaggio (di nuovo a partire da oggi, 14 aprile) prevista dal Decreto del presidente del Consiglio insieme alla selvicoltura e alla manutenzione delle aree forestali.
“Anche in questo caso – sottolinea Magni - si tratta di un successo di grande rilievo: sull'argomento è stato evidente l'impegno di Coldiretti che anche a Como e Lecco è intervenuta per sostenere le istanze delle imprese, con grande evidenzia anche sui media territoriali e non solo. Il Dpcm in oggetto autorizza le attività di “cura e manutenzione del paesaggio, con esclusione delle attività di realizzazione”. Un passo avanti positivo, anche in questo caso nel mezzo di una crisi che sta colpendo il settore… ma c’è di più: la manutenzione del verde pubblico è anche una questione di sicurezza per i cittadini, peraltro nel pieno della stagione dove insorgono le allergie che, senza gli interventi preventivi, rischiano di dilagare, con gravi effetti per una gran parte della popolazione”.
Con l’arrivo della bella stagione ed il diffondersi di pollini quindi è importante anche il via libera ai lavori di manutenzione del verde nelle città per cercare di prevenire il dilagare di allergie con l’entrata nel vivo delle fioriture. Una necessità – continua Coldiretti Como-Lecco – anche per intervenire nelle città nei confronti di alberi pericolanti e siepi sporgenti sulle sedi stradali con le opportune operazioni di taglio e cura del verde pubblico che ora è importante recepire anche nelle regioni dove ci sono ordinanze più restrittive. Ripartono anche i boscaioli - diecimila in tutta Italia – con un lavoro di pulizia e cura forestale che risulta strategico: le due province contano un patrimonio di oltre 55 mila ettari, con un indice di boscosità tra i più alti della Lombardia. Un patrimonio che va salvaguardato in un 2020 segnato fino ad ora da caldo e siccità che hanno creato condizioni ambientali particolarmente favorevoli allo scoppio degli incendi e alla diffusione degli insetti. La corretta manutenzione delle foreste – conclude la Coldiretti lariana - aiuta infatti a tenere pulito il bosco e ad evitare il rapido propagarsi delle fiamme e a prevenire il rischio di gravi incendi da cui, purtroppo, il nostro comprensorio non è indenne.
A sancire lo sblocco della situazione è stata la pubblicazione di un chiarimento sulle FAQ della Regione Lombardia, che non lascia spazio a dubbi: in esso si specifica che "in base al DPCM del 10 aprile 2020 e alle Faq pubblicate sul sito del governo, gli imprenditori agricoli possono commercializzare i prodotti della propria attività. Ne consegue che gli imprenditori agricoli (tra cui i florovivaisti) possono vendere al dettaglio fiori, piante, semi, fertilizzanti, ecc.". Resta attiva anche la vendita di piante e fiori nei supermercati, per corrispondenza o consegna a domicilio, mentre sono ancora esclusi gli altri canali (fioristi e negozi).
“L’ufficialità del provvedimento – riprende Magni – mi è stata confermata anche dall’assessore all’agricoltura lombardo Fabio Rolfi, che ringrazio, in una lettera giunta a stretto giro: si tratta certamente di una buona notizia, che rassicura i florovivaisti che, già da ieri, hanno potuto quindi riaprire i propri vivai”.
Si tratta del secondo “gol” messo a segno in pochi giorni: venerdì sera, infatti, era arrivato il “via libera” alla riapertura delle attività di cura e manutenzione del paesaggio (di nuovo a partire da oggi, 14 aprile) prevista dal Decreto del presidente del Consiglio insieme alla selvicoltura e alla manutenzione delle aree forestali.
“Anche in questo caso – sottolinea Magni - si tratta di un successo di grande rilievo: sull'argomento è stato evidente l'impegno di Coldiretti che anche a Como e Lecco è intervenuta per sostenere le istanze delle imprese, con grande evidenzia anche sui media territoriali e non solo. Il Dpcm in oggetto autorizza le attività di “cura e manutenzione del paesaggio, con esclusione delle attività di realizzazione”. Un passo avanti positivo, anche in questo caso nel mezzo di una crisi che sta colpendo il settore… ma c’è di più: la manutenzione del verde pubblico è anche una questione di sicurezza per i cittadini, peraltro nel pieno della stagione dove insorgono le allergie che, senza gli interventi preventivi, rischiano di dilagare, con gravi effetti per una gran parte della popolazione”.
Con l’arrivo della bella stagione ed il diffondersi di pollini quindi è importante anche il via libera ai lavori di manutenzione del verde nelle città per cercare di prevenire il dilagare di allergie con l’entrata nel vivo delle fioriture. Una necessità – continua Coldiretti Como-Lecco – anche per intervenire nelle città nei confronti di alberi pericolanti e siepi sporgenti sulle sedi stradali con le opportune operazioni di taglio e cura del verde pubblico che ora è importante recepire anche nelle regioni dove ci sono ordinanze più restrittive. Ripartono anche i boscaioli - diecimila in tutta Italia – con un lavoro di pulizia e cura forestale che risulta strategico: le due province contano un patrimonio di oltre 55 mila ettari, con un indice di boscosità tra i più alti della Lombardia. Un patrimonio che va salvaguardato in un 2020 segnato fino ad ora da caldo e siccità che hanno creato condizioni ambientali particolarmente favorevoli allo scoppio degli incendi e alla diffusione degli insetti. La corretta manutenzione delle foreste – conclude la Coldiretti lariana - aiuta infatti a tenere pulito il bosco e ad evitare il rapido propagarsi delle fiamme e a prevenire il rischio di gravi incendi da cui, purtroppo, il nostro comprensorio non è indenne.