Secondo l'IHME zero decessi entro il 19 maggio in Italia

L'Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), organizzazione indipendente della School of Medicine dell'Università di Washington, che fornisce i dati alla Casa Bianca, ha pubblicato oggi le proprie previsioni sull'evoluzione del COVID-19 in Europa
In sintesi, in Europa, secondo le previsioni dello studio, si conteranno oltre 150mila decessi alla fine della prima ondata della pandemia.


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Per quanto riguarda l'Italia, al netto di possibili ricadute dovute al rilassamento delle misure di distanziamento sociale, lo studio stima:
- L'italia ha superato la propria fase di picco, eccezion fatta per Calabria (picco previsto per oggi, 7 aprile) e Puglia (16 aprile);
- La fine della pandemia (zero decessi) è il 19 maggio, salvo un allentamento delle misure di distanziamento sociale o un rimbalzo dei contagiati;
- Il totale dei decessi registrati in Italia sarà di 20.300 al 4 agosto 2020;


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Nuove previsioni per il COVID-19 in Europa: L'Italia e la Spagna hanno superato il picco dell'epidemia; Il Regno Unito, attualmente nelle fasi iniziali del contagio, vede il numero dei decessi in rapido aumento
Si prevedono 151,680 decessi in Europa nella 'Prima Ondata' della pandemia
Previste carenze significative di posti letto, posti in terapia intensiva e respiratori
È evidente che la distanza sociale possa aiutare nella gestione della tendenza dell'epidemia'

SEATTLE - 7 Aprile 2020
Nuove stime sul COVID-19 prevedono che in Europa il picco della pandemia si verificherà durante la terza settimana di aprile, con contagi che si estendono a partire dal sud dell'Europa.
La previsione, rilasciata oggi dall'Istituto per le Misurazioni e la Valutazione della Salute (IHME) presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Washington, parla di circa 151.680 decessi durante quella che i ricercatori chiamano la "prima ondata" della pandemia. Come confronto, ci si attende negli Stati Uniti un numero pari a 81.766 decessi, secondo la previsione rilasciata domenica scorsa dall' IHME. 
"Settimane preoccupanti attendono molti Stati europei" dice il Dottor Christopher Murray, Direttore dell'IHME. "Sembra probabile inoltre che il numero dei decessi ecceda le proiezioni attuali per gli Stati Uniti".
Questo, nonostante la diminuzione dei decessi attualmente registrata in Italia e Spagna.
Il numero di morti in molti paesi è aggravato dalla domanda di accoglienza ospedaliera, che va ben oltre la disponibilità. Per esempio, si prevede che il picco di domanda nel Regno Unito raggiunga un totale di 102.794 posti letto a fronte dei 17.765 disponibili, 24.544 posti in terapia intensiva a fronte di 799 disponibili, e 20.862 respiratori (il dato riguardante la disponibilità dei respiratori non è disponibile).
Le notizie odierne in Europa riportano che la maggior parte delle regioni in Italia e in Spagna ha superato il picco dei decessi, mentre altre lo raggiungeranno più tardi, nel corso del mese di aprile.
I paesi che stanno per raggiungere il picco o che vi si stanno avvicinando rapidamente in questa ondata dell'epidemia includono l'Olanda, l'Irlanda, l'Austria e il Lussemburgo. La Repubblica Ceca e la Romania sono a metà strada della traiettoria prevista per questi Paesi. Altre nazioni, inclusi il Regno Unito, la Germania, la Norvegia e la Grecia sono ancora all'inizio del contagio e vedranno il numero dei decessi aumentare rapidamente per raggiungere il picco nella seconda e terza settimana di aprile.
"E evidente senza alcuna ombra di dubbio che le misure di distanza sociale attuate e mantenute correttamente possono controllare l'epidemia e contribuire a ridurre il numero dei decessi", sostiene Murray. "Le nazioni colpite più duramente hanno attuato misure di distanza sociale e potrebbero ora aver superato il peggio, con notevoli progressi nella riduzione dei decessi. La tendenza delle rispettive nazioni cambierà -e drammaticamente in peggio - se si sceglierà di allentare le misure di distanza sociale o altre precauzioni analoghe".
Murray avverte che allentare tali precauzioni troppo presto durante la prima ondata della pandemia potrebbe causare nuove ondate di infezione, ospedalizzazioni e decessi. Egli definisce il termine di questa "ondata" come un rapporto di 0,3 decessi per ogni milione di persone. Le proiezioni dell'IHME assumono che misure di distanza sociale, se non già attuate, lo saranno entro una settimana.
"Per diminuire il rischio di una seconda ondata in luoghi in cui la prima ondata è controllata da misure importanti di distanza sociale, i governi dovranno prendere in considerazione test di massa, tracciatura dei contatti e quarantena per gli infetti fino a che un vaccino non sia disponibile, con produzione e distribuzione di massa", sostiene Murray.
L'IHME ha iniziato le proprie proiezioni riguardanti l'impatto della pandemia sugli Stati Uniti stato per stato il 26 marzo. L'annuncio di oggi riguarda la prima parte delle previsioni per le nazioni europee e su basa sul modello di picco di decessi e ospedalizzazioni della città di Wuhan in Cina, dove il virus è stato scoperto per la prima volta, e di sette località europee che hanno già raggiunto il picco, incluse Madrid e Castile-La Mancha in Spagna; e Toscana, Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte e Lombardia in Italia.
Di queste otto località che hanno raggiunto il picco dei decessi giornalieri, solo una, Wuhan, ha portato attualmente i nuovi casi vicini allo zero.

L'analisi si basa su una gamma molto estesa di informazioni e fonti di dati, che includono:
  • Governi locali, nazionali e Organizzazione Mondiale della Sanità
  • Dichiarazioni governative circa l'attuazione di misure di distanza sociale
  • Dati specifici divisi per gruppi di età provenienti da Cina, Italia, Sud Corea e Stati Uniti
Qui di seguito sono riportate le ultime previsioni dell'IHME specifiche per paese:
  • ITALIA: La prima ondata di pandemia ha raggiunto il picco in Italia, e il picco massimo di utilizzo delle risorse in termini di posti letto in terapia intensiva e respiratori si è verificato il 28 marzo. Si prevede un picco dei decessi in Calabria oggi 7 aprile, e in Puglia il 16 aprile.
  • SPAGNA: Quasi tutte le regioni della Spagna hanno raggiunto o superato il picco. L'eccesso di domanda di posti letto in terapia intensiva è particolarmente alto in Spagna rispetto a molti altri paesi europei. La previsione prevede 19.209 decessi totali dovuti al COVID-19 in Spagna entro il 4 agosto.
  • REGNO UNITO: E' previsto che i decessi nel Regno Unito raggiungano il picco nella terza settimana di aprile, con un numero di decessi stimato di 2.932 il 17 aprile. Il modello mostra che il Regno Unito non avrà abbastanza posti letto e posti letto in terapia intensiva per soddisfare la domanda, con un picco di insufficienza di 23.745 posti letto in terapia intensiva il 17 aprile, e un numero totale di decessi previsti nel paese pari a 66.314 entro il 4 agosto.
  • PORTOGALLO: I decessi in Portogallo hanno raggiunto il picco il 3 aprile, con una stima di 37 morti. Il modello mostra che, se da un lato il Portogallo non ha visto scarsità di posti letto, dall'altro non è stato sufficiente il numero di posti letto in terapia intensiva, con un deficit di 118 posti letto in terapia intensiva il 3 aprile. Il modello prevede un numero totale di decessi pari a 471 entro il 4 agosto.
  • FRANCIA: Il modello mostra che la Francia ha appena superato il picco e avrà un totale di 15.058 decessi entro il 4 agosto. Ci si attende che il paese avrà un numero adeguato di posti letto per soddisfare la domanda, ma un'insufficienza di 4.330 posti letto in terapia intensiva. La previsione proietta che in Francia saranno necessari 6.091 posti letto in terapia intensiva.
  • GERMANIA: In Germana il picco dei decessi è previsto per la terza settimana di aprile, con una stima di 377 decessi il 19 aprile. Il modello mostra che la Germania avrà un numero sufficiente di posti letto e di posti letto in terapia intensiva, con un numero totale necessario di 12.222 il 14 Aprile, e una previsione di decessi totali di 8.802 entro il 4 agosto.
  • SVEZIA: Il picco dei decessi in Svezia è previsto per la terza settimana di aprile, con una stima di 134 decessi il 24 aprile. Il modello mostra che la Svezia non avrà un numero sufficiente di posti letto e posti letto in terapia intensiva per soddisfare la domanda, con un'insufficienza di posti letto in terapia intensiva che raggiungerà il picco di 1.090 il 25 aprile, e una previsione totale di 4.182 decessi nel paese entro il 4 agosto.

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