Mandic: in pensione Rodolfo Capialbi Milani direttore del dipartimento S.C. di Radiologia

Trentadue anni ininterrotti nel solo presidio di Merate (ussl 14 e poi ussl 8) e 39 anni complessivi di servizio in Radiologia, iniziati come assistente a tempo definito il 1° ottobre 1981 e conclusi come Direttore del dipartimento "Diagnostica per immagini" dell'ASST Lecco oggi, 31 marzo 2020. Per Rodolfo Capialbi Milani, oggi è l'ultimo giorno di lavoro. Da domani, la pensione. Classe 1952 il dottor Milani è quello che senza enfasi si può definire una colonna portante dell'ospedale di Merate. Già la laurea in Medicina e chirurgia, conquistata con 110/110 porta nella tesi il prezioso contributo di due luminari che fecero grande il presidio di via Cerri: i professori Bruno Guareschi, radiologo di fama internazionale e Vincenzo Saputo, indimenticato caposcuola di pediatria. Il tirocinio nella disciplina di radiologia presso l'allora ospedale di circolo di Merate, poi periodi di assistente a Giussano e Cantù fino al ritorno a Merate: dal 1° settembre 1995 come responsabile del modulo organizzativo di Radiologia pediatrica, poi referente medico dello screening mammografico e dal 1° dicembre 2009 direttore della struttura complessa di radiologia del Mandic. Un pilastro. Che forse non ci lascia del tutto. Il direttore sanitario aziendale dottor Vito Corrao si è mosso con tempismo proponendo al dottor Milani un contratto di collaborazione reso possibile dall'emergenza coronavirus. Il dottor Milani si è riservato una risposta ma probabilmente accetterà l'incarico per un tempo ovviamente determinato a 24, 36 ore la settimana. In attesa di avere certezza che il professionista resti nella nostra Azienda, un GRAZIE in maiuscolo è doveroso. Purtroppo il periodo non consente di festeggiare. Ma il ringraziamento sincero può valere un pasticcino.

Il dottor Rodolfo Capialbi Milani e il dottor Vito Corrao

Nel contempo trova conferma la notizia che le condizioni del direttore generale Paolo Favini, ricoverato la settimana scorsa al Manzoni per sospetta infezione da coronavirus sono molto buone. Quindi è presumibile che dopo il periodo di cautela possa riprendere l'attività.

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