Merate, Castelli: subito disponibili ma le nostre proposte non hanno avuto riscontro. Con gli avanzi destinati a investimenti è meglio sostenere le strutture sociali e economiche della città

Non è infrequente la critica di scarso attivismo rivolta al gruppo di opposizione "Cambia Merate" ed al suo leader in particolare, Aldo Castelli, veterano della politica cittadina con numerosi mandati alle spalle, uno dei quali, tra il 1990 e il 1995 con il ruolo di vice sindaco e assessore all'urbanistica. Anche durante questa interminabile emergenza non sono filtrate notizie di particolari iniziative poste in atto dal centrosinistra che pure ha perso per una manciata di voti sul centrodestra. C'è effettivo disimpegno in questa battaglia campale che lastrica di morti ogni articolo di giornale? Lo abbiamo chiesto al diretto interessato.

Dottor Castelli, siamo in piena emergenza da ormai tre settimane, iniziamo col chiederle: lei come la sta affrontando?

"Io personalmente in casa, come tutti coloro che non hanno assoluta necessità di uscire. Poi con la sofferenza per il dramma che vivono molte famiglie per la malattia o la perdita dei loro cari senza neppure la possibilità della vicinanza. Infine con la solidarietà verso coloro, tutti dal massimo dirigente agli addetti alle pulizie ai volontari comunque impegnati che si stanno adoperando per curarci".


Abbiamo la sensazione che il gruppo "Cambia Merate" sia poco presente sulla scena cittadina. E' un sensazione sbagliata.?

Si è sbagliata. Noi abbiamo scelto di evitare interventi pubblici per la situazione di contingenza e anche per rispetto delle sollecitazioni del Presidente della Repubblica a trovare ragioni di collaborazione tra le varie forze politiche. In realtà da subito ci siamo resi disponibili a collaborare con l'Amministrazione".


Quando e come vi siete mossi come amministratori comunali immaginiamo senza spirito polemico ma per far fronte unito con la maggioranza di fronte a questa pandemia?

"Il Consigliere Patrizia Riva ha più volte sentito l'Assessore Franca Maggioni per comunicare la disponibilità di nostri volontari e proporre iniziative per le persone che si presume siano più in difficoltà. Abbiamo avuto contatti telefonici e abbiamo scritto ancora oggi. Lei ci dà la possibilità di essere più espliciti. Abbiamo fatto proposte dalle più semplici a quelle un poco più articolate. Abbiamo evidenziato come il sito internet del Comune dovesse riportare con immediata visibilità i numeri di telefono di emergenza; abbiamo fatto presente che soprattutto le persone anziane non hanno dimestichezza con internet quindi sarebbe stato opportuno predisporre manifesti da affiggere nei negozi aperti e volantini da distribuire e ancora far girare auto della polizia locale o della protezione civile con altoparlanti e dare le informazioni di base. Ci siamo resi disponibili noi stessi e altri volontari anche a essere presenti in comune per contattare telefonicamente il maggior numero possibile di persone anziane magari partendo da una fascia di età. Purtroppo queste proposte non hanno avuto riscontro.
Ancora oggi nella lettera citata abbiamo ripreso alcune proposte già evidenziate e ne abbiamo indicate altre come l'attivazione di un numero dedicato a chi si senta solo, in particolare anziani, magari ricorrendo a Retesalute o a volontari già disponibili e competenti per interventi in situazioni di emergenza.
In un'ottica più ampia abbiamo proposto al Comune di chiedere all'Ats Brianza l'attivazione di canali telematici che consentano ai medici di base il controllo a distanza dei pazienti, fondamentale in questa fase della pandemia.
Infine non possiamo dimenticare i ragazzi che vanno a scuola e abbiamo proposto di verificare presso l'istituto comprensivo che la generalità della popolazione scolastica sia raggiunta dai canali telematici per le lezioni a distanza e cercare soluzioni in caso negativo.
Come vede sono molte le proposte che abbiamo fatto. Sarà un'emergenza lunga e ancora lungo sarà il tempo in cui dovremo restare chiusi in casa ma la nostra disponibilità c'è sempre stata".

 


Come giudica l'operato del Sindaco e della Giunta nel suo complesso in questa emergenza?

"Mi rendo conto della difficoltà di questa emergenza, fatto salvo che le decisioni finali e le conseguenze relative spettano a chi governa, credo che questa Amministrazione abbia perso finora l'occasione di mettere a fattor comune le disponibilità e le competenze anche della minoranza per affrontare questa emergenza che tocca tutti i cittadini. Devo dire che fatico a comprendere le difficoltà ad attuare gli interventi più semplici come quelli che ho citato prima soprattutto riguardo alle informazioni".


Lei quali provvedimenti avrebbe adottato sin dall'inizio e poi via via con il propagarsi del contagio?

"Informazione semplice essenziale e chiara su tutti e con tutti i mezzi possibili compresi ovviamente quelli per chi non usa internet, Incontro con tutte le associazione del sociale per avere la segnalazione di eventuali situazioni di fragilità da seguire e invito ad essere particolarmente attente a indicare tutti i casi ritenuti da monitorare. Arruolamento dei volontari. Contatti con gli anziani partendo dai dati dell'anagrafe o dalle liste elettorali. a seguire tutto quanto indicato prima".


Prima o poi finirà questo stato di crisi drammatica, forse ci vorrà più tempo del previsto ma finirà: A quel punto c'è il "dopo" il dopo crisi sociale ed economica. Quali suggerimenti si sente di dare a chi governa la città?

"Nell'immediato costituire un fondo a sostegno delle famiglie e persone in difficoltà; per i servizi a chiamata non usufruiti la riduzione o azzeramento delle rette; per favorire la ripresa delle attività riduzione di tutti i tributi di competenza comunale: addizionale, IMU, pubblicità, occupazione spazi pubblici etc. Normalmente tutte le riduzioni di entrate correnti comportano riduzioni di spese correnti per pari importo. Ma non siamo in una situazione di normalità quindi si potrebbe ricorrere per tutto quanto possibile e consentito agli avanzi amministrazione che ora sono destinati a investimenti. E quale migliore investimento di quello rivolto a sostenere la struttura sociale ed economica della nostra città"?

Claudio Brambilla
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