Calogero con il suo amato cane con il quale lo si vedeva spesso passeggiare per la città
11 mesi. Gli mancavano solo altri 11 mesi di lavoro: si è spento in un letto d'ospedale, vinto dalle complicanze della polmonite da coronavirus,
Calogero Giovanni Rizzo,
dipendente dell'ufficio postale di Merate. Sportellista di lungo corso, qualche mese fa aveva fatto richiesta per usufruire di incentivi al pensionamento, senza riuscire però ad ottenere quell'aiutino che lo avrebbe portato con un leggero anticipo fuori dal mondo del lavoro, come racconta quest'oggi, nel giorno del dolore, il sindacalista della CGIL
Fabio Gerosa firmatario di una diffida a Poste Italiane proprio in tema di ottemperanza alle prescrizioni legate al contenimento dell'infezione da covid-19. "E' una sconfitta per tutti non essere riusciti a garantire l'adeguata sicurezza" commenta con amarezza, ricordando altresì di aver avanzato alla società richiesta di spostare dallo sportello a mansioni di back-office e dunque non a diretto contatto con il pubblico una parte dei dipendenti, senza riuscire ad ottenere nemmeno questo. "Se non si è in grado di garantire sicurezza si deve sospendere l'attività" aggiunge il sindacalista, elevando ad esempio la necessità di installare vetrate protettive, di fornire gel igienizzante o di prevedere adeguate distanze per evitare il contatto diretto con la clientala da parte degli operatori. "Se non abbiamo ancora capito questo, la morte di Calogero rischia di diventare una morte inutile".
"Grande cordoglio e dispiacere per quella che era una persona buona e socievole" è stato espresso anche da Vincenzo Alessi, segretario generale dei lavoratori posta per la CISL Lecco. "Siamo però preoccupati per la situazione negli uffici, specie quelli non chiusi o protetti. State a casa e non venite in filiale se non per motivi urgenti" l'invito all'utenza.
Almeno 4 in provincia i dipendenti di Poste italiane risultati positivi al coronavirus. L'ultima segnalazione proprio quest'oggi circa un caso sospetto nel casatese mentre rimane ricoverato in gravi condizioni l'impiegato della sede di viale Dante, primo ad essere stato ospedalizzato già il 28 febbraio scorso