Mandic: bombolone di ossigeno di scorta da 6000 litri. Sono decuplicati i consumi

Un consumo decuplicato di ossigeno con un approvvigionamento una volta al giorno e per questo la necessità di installare un "silos" di scorta per ridurre l'andare e venire dell'azienda addetta al rifornimento (sommersa di chiamate).

Venerdì mattina all'ospedale Mandic di Merate è giunto un secondo "bombolone" che è stato posizionato accanto a quello già presente e che serve a tradurre l'ossigeno nei vari reparti della struttura in particolare sui testa letto dei ricoverati.

L'emergenza Covid e l'allestimento di molti più posti con respiratori ha chiaramente portato alla necessità di intervenire con le scorte e con un approvvigionamento continuo, senza battute di arresto o interruzioni di sorta.

In tempi ordinari il bombolone che ha una capacità di 6mila litri viene caricato una volta ogni dieci giorni, ora è un'operazione quotidiana.

L'ossigeno liquido al suo interno, tramite un vaporizzatore, si trasforma in gas e poi viene indirizzato nei vari reparti.

A Merate il bombolone di scorta sarà provvisorio fino al termine dell'emergenza mentre quello che verrà posizionato a Lecco si pensa di poterlo acquisire in via definitiva.
S.V.
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