Accadeva 30 anni fa/94, 1-28 febbraio: Mattarella contestato dai liceali. Il 24 Muore Pertini, ''Libero fischio in libera piazza''

Mentre il governo Andreotti è dilaniato dalle consuete lotte intestine tra le correnti democristiane guidate da De Mita da una parte e Forlani dall'altra, col presidente della repubblica Cossiga che richiama tutti all'ordine e Bettino Craxi che aspetta l'occasione buona per tornare a Palazzo Chigi, a Merate, più prosaicamente arriva una notizia migliore di quella attesa: non solo l'Arma è disposta a rafforzarsi sul territorio ma anziché una tenenza arriverà persino la Compagnia. Che quindi disporrà  anche del Nucleo operativo Radiomobile (Norm). La scelta dell'area è già prevista dal Prg in via Gramsci a ridosso della trafficata SP 54.



A Merate si discute di pianta organica municipale. Lo studio presentato dall'assessore al Bilancio Ercole Redaelli prevede ben 117 dipendenti con tre dirigenti e numerosi quadri. In altre zone del paese, fanno notare le opposizioni a partire dal Pci, a parità di residenti ci sono almeno 145 impiegati comunali. In realtà l'organico del 1990 è di 65 unità, a causa, dice ancora il Pci, della mancata richiesta di deroga al blocco delle assunzioni. Replica Vittorino Ripamonti, ex assessore al Bilancio e ora capogruppo Dc: le deroghe sono state richieste ma non ci sono state concesse, pur con le evidenti carenze soprattutto nel settore della vigilanza urbana.  

Vittorino Ripamonti e Ercole Redaelli

Avanza il raddoppio ferroviario. Il primo tratto tra Olginate-Calolziocorte e Airuno è pressoché completato. Gli uomini del consorzio Cleifer lavorano senza sosta per proseguire con la galleria che deve sbucare poco prima di Olgiate e poi più giù prima di Cernusco. Intanto si progettano tutte le opere collaterali: dal rifacimento delle stazioni alla costruzione di sottopassaggi per eliminare i passaggi a livello. La posa del secondo binario è destinata a mutare parte del paesaggio cancellando anche caselli storici e lasciando il sedime ferroviario a disposizione per altri scopi. Anche se a distanza di trent'anni ancora non sono stati individuati questi altri scopi. Si calcola che tra Olginate e Carnate ogni giorno viaggino circa 14mila persone. E allora, come ora, spesso stipate su carrozze gelide d'inverno e bollenti d'estate.

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Il ponte sull'Adda che collega Olginate a Calolziocorte (foto del 1914), prima della dismissione alla fine del 1991

La stazione di Arcore

Il ponte ferroviario di corso Vittorio Emanuele a Lecco

La stazione ferroviaria di Cernusco Lombardone (foto del 1914)

La stazione di Olgiate-Calco-Brivio

La stazione di Monza


Agli assalti della malavita nessuno sfugge. Dopo aver derubato i rotoli di seta alla Tessitura di Merate - bottino 25 milioni di lire - i ladri se la sono presa con i parroci di Verderio Superiore e Verderio Inferiore, in rapida successione. Oltre alle offerte, sparita anche la vettura di un sacerdote. La camera dei deputati approva il progetto di riordino degli enti locali la cui ultima revisione risaliva al 1934 con modifiche all'ordinamento generale adottato nel 1865. Lecco potrà diventare provincia nel giro di un paio d'anni. Esultano i parlamentari locali, Cesare Golfari, potente capo della Dc e Pierluigi Polverari di stretta osservanza craxiana. In realtà ci vorrà qualche anno in più prima di cogliere l'obiettivo a lungo perseguito dai partiti del Comprensorio lecchese. A "spingere" per la costituzione della provincia di lecco i Dc Guido Puccio e Giulio Boscagli.

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Arriva a Merate Sergio Mattarella, ministro dell'istruzione, per intitolare alla matematica Maria Gaetana Agnesi il liceo scientifico e . . . si scatena la bagarre. La "pantera", il movimento studentesco meratese, già protagonista di alcune manifestazioni in piazza e per le vie della città per sollecitare la conclusione dei lavori dell'istituto, la costruzione della palestra, dell'aula magna, dei laboratori e l'asfaltatura della strada, "assalta" il Ministro con una lunga serie di richieste. A nome dei 708 studenti e 51 insegnanti, Elisabetta legge un duro comunicato: "In pochi giorni, sapendo del suo arrivo, hanno fatto quello che chiediamo da anni". Il Presidente (di oggi) risponde pacatamente a tutte le domande poi si intrattiene col dottor Ferdinando Schieroni, primario di Neurologia che ha in cura una studentessa quindicenne travolta dal crollo del muro della sua scuola. Una vergogna dicono i genitori che le scuole siano così mal ridotte.

Sergio Mattarella e Ferdinando Schieroni


Si avvia la prima parte della riforma degli enti locali. Cambieranno parecchie cose dal 6 maggio che verrà, a partire dal ruolo del Consiglio comunale che non si occuperà di tutto ma soltanto di alcuni temi importanti limitandosi invece a ratificare l'operato "gestionale" della Giunta. Si introduce la figura dell'assessore esterno - cioè un non eletto - e l'elezione del sindaco, non ancora diretta, deve però avvenire a scrutinio palese chiudendo così la stagione delle imboscate e dei franchi tiratori. Una grande riforma che rivaluta il ruolo intermedio delle province. Resta la modalità di voto: maggioritario fino a 5mila abitanti, proporzionale oltre. E resta il numero dei consiglieri, 30 per Merate che ha oltre 10mila abitanti. Viene introdotto il referendum consultivo, gli atti diventano pubblici quindi visibili, le municipalizzate diventano Spa e i comuni possono avviare politiche di associazionismo.  
Tra le notizie che attirano maggiormente l'interesse dell'opinione pubblica c'è quella del ritiro dalla vita politica dell'ingegner Luigi Zappa che annuncia la volontà di non volersi ricandidare a maggio. "Per me - dice - dopo sette legislature ininterrotte è giunto il momento di appendere la bicicletta al chiodo e di fermarmi lungo la strada  per fornire acqua a chi continua la corsa". Bellissima immagine di un grande uomo, protagonista della rinascita della città.

L'ing. Luigi Zappa


Mario Botta assieme all'architetto Fabiano Redaelli, a don Adriano Ferrario parroco e monsignor Giuseppe Arosio presenta a un'ottantina di persone il progetto della nuova chiesa. La raccolta fondi procede spedita anche se la somma da raccogliere supera il miliardo e mezzo. L'area è stata individuata sottraendo spazio all'oratorio. Il progetto prevede di costruire un parallelepipedo di 24 metri per 24 al centro del quale realizzare un cilindro sulla cui sommità collocare un matroneo ottagonale capace di ospitare fino a 500 persone a sedere. 


Grande fermento nel mondo dello spettacolo. Il Sipario di Merate protagonista alla rassegna teatrale di Osnago con "letto matrimoniale" per la regia di Nereo Riva, l'infaticabile Ilario Maggioni trasporta i meratesi a Milano per assistere allo spettacolo "Monsieur Butterfly" interpretato al Manzoni da Ugo Tognazzi. A Montevecchia nasce "L'applauso" per riscoprire canti e balli passando dalla musica tradizionale al folk e al jazz.

Gli "Applauso"



Il 24 febbraio muore Sandro Pertini. Il 14 marzo del 1976 il Presidente era stato al Rigamonti di Lecco, invitato dal sindaco Rodolfo Tirinzoni assieme al ministro per le regioni Tommaso Morlino, parlamentare del lecchese. Due o trecento extraparlamentari di sinistra lo avevano fischiato. L'ex partigiano aveva afferrato il microfono e come sempre parlando a braccio aveva urlato ai ragazzi di Lotta Continua, Avanguardia Operaia e Potere Operaio: " Zitti, siete dei maleducati. Poi vi ricevo tutti e vi parlo ma se volete la libertà dovete prima sapere ascoltare. E ricordatevi, se oggi avete la libertà di contestare e di criticare lo dovete a noi perché altrimenti sareste ancora schierati in orbace. Gli slogan vengono portati via dal vento e il coraggio non lo si dimostra con la violenza materiale ma con la capacità di difendere la vostra idea politica, la coerenza morale dei vostri gesti. Noi oggi affidiamo a voi la bandiera della resistenza, una bandiera gloriosa che deve essere custodita gelosamente e che rappresenta la libertà di un popolo e la libertà di ciascuno di noi". E prima di salutare le quattromila persone assiepate sugli spalti del campo sportivo Rigamonti, salutò i ragazzi di sinistra con un grido che divenne quasi un epitaffio: "Libero fischio in libera piazza". Ciao Sandro. Per noi degli anni cinquanta resterai il Presidente, l'ultimo immortale.

Il presidente Sandro Pertini con il sindaco Rodolfo Tirinzoni

I Lijao si preparano alla conquista di Sanremo. Il gruppo, che già era stato al festival nel 1988 è composto da Fausto Cogliati di Cernusco. Charly Cartisano di Missaglia e Livio "Steve" Visentin di Usmate. "Un cielo che si muove" è il titolo del loro brano, su testi di Adelio Cogliati di Calco, paroliere di Eros Ramazzotti.  

I Lijao


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