Merate: anche la Gicar si è arresa al virus. Sospesa la produzione, si riparte dal 30

Foto tratta dal sito dell'azienda


Anche la Gicar, impresa leader nella produzione di soluzioni elettroniche all'avanguardia per le esigenze dell'automazione con sede a Merate, si è arresa all'emergenza del Coronavirus. Oggi, giovedì, poco prima di mezzogiorno, è stata comunicata a tutti i dipendenti, circa 130 persone, la decisione di chiudere l'azienda. Una decisione con decorrenza immediata e quindi tutti hanno dovuto lasciare la fabbrica di via Como, causa completa interruzione dell'attività fino al 27 marzo prossimo.

"In questo difficile momento di emergenza, con l'evolversi della situazione epidemiologica - spiega un comunicato diffuso dall'azienda - con l'obiettivo primario di tutelare la salute e l'integrità fisica di tutto il personale, abbiamo deciso di sospendere temporaneamente l'attività operativa da venerdì 20 marzo a venerdì 27 marzo".

In questi giorni, spiega la Gicar, verrà data continuità alle attività aziendali grazie allo smart working con l'augurio di riprendere al più presto la consueta operatività. "Ci ritroveremo il 30 marzo per riorganizzare le nostre attività e ripartire più forti di prima!"

"L'azienda - si legge nella presentazione sul sito ufficiale - sin dagli anni Novanta, grazie alla visione lungimirante del suo fondatore Giuseppe Arlati e successivamente di Donatella Arlati, attuale Presidente del Gruppo Gicar, ha rappresentato una formula organizzativa vincente, affinatasi sempre più nel corso degli anni".

"Abbiamo sempre puntato sulla formazione continua dei collaboratori e sull'implementazione del reparto di R&S. Siamo stati una delle prime aziende italiane a intraprendere con Cerved Rating il percorso che definisce l'affidabilità economica e finanziaria di una società, mantenendo il Rating A2.2 che ci classifica ai più alti livelli di solvibilità e abbiamo ottenuto la certificazione di conformità al Reg. CE 1935/2004 e al DM 174/2004 per la qualificazione igienica delle tecnologie alimentari e dei processi di fabbricazione, un riconoscimento non scontato nel settore elettronico", dichiara Donatella Arlati.

Elementi che si dimostreranno strategici e determinanti per affrontare e superare questo difficile momento.

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