4. LA (CRAVATTA) PREFERITA
4. La (cravatta) preferita
Quartine a rima incrociata
che non si analizzano né si insegnano:
si sentono e si ammirano.
(Honoré de Balzac)
le altre non stavano più nella pelle,
che persino loro erano molto belle,
ma la Preferita era lei, poveruccia.
"Non ti vuole più? Ti sta tradendo?"
"Gli uomini così son fatti, lo sai?
Un attimo prima non ti lascerebbero mai
e poi sembra che stiano solo giocando..."
Lei le ascoltava e dentro di sé capiva
che c'era un po' di invidia e qualche mestizia
che l'amica nera color liquirizia
sa qualcosa al quale lei non arriva.
"Dimmi, ti prego, cos'è che succede
che io non capisco perché non mi indossi.
Né me, né righina con i pois rossi:
perché non ci vuole?" angosciata le chiede.
"Cara la mia colore del glicine,
son giorni che non mette né te né noi tutte
sarà in una delle sue fasi brutte,
ne esce, lo sai, ma non è sempre facile"
"Ma mette la tuta? I jeans e la polo?"
"E se anche fosse che ci sarebbe di male?
Un uomo elegante non si veste mai uguale"
"Non so, a me sembra che si senta un po' solo"
"Ho sentito alla radio che c'è una specie di peste"
Tuona impettita la vecchia a pallini
"Hanno detto che bisognerebbe non stare vicini"
"Ma noi siamo qui: né ufficio, né feste!"
mugugna pettegolo monsieur farfallino.
"Stai zitto che tanto a te non ti vuole!"
Gli dice quella con le rose e le viole,
dimenticata anche lei, sotto un maglioncino.
Si chiama "Corona" questo virus che a un tratto
ha chiuso in casa dall'oggi al domani
professori, bancari, elettricisti e artigiani
e anche lui, scrittore un po' matto.
Se anche lavori da solo al pc
e non devi uscire nemmeno di casa
non dimenticarti della tua amica rosa
e non la lasciare così chiusa qui.
Che ti ha fatto forza negli incontri più duri
che è stata tua amica nelle feste felici
che te l'hanno invidiata un sacco di amici
e adesso languisce tra questi due muri.
Il virus si batte lavando le mani
restando lontani e non starnutendo,
lavorando da casa, e anche ridendo:
il virus si batte vestendosi bene.
Tra le molte cravatte invidiose tra loro
finalmente incomincia a farsi strada un'idea
che non c'è la Migliore, la mia, la tua,
che in tempi un po' duri, l'amicizia è oro.
È la Preferita a soffrire di più,
che non c'era giorno che non la cercasse,
e se non la metteva era per apparire diverso
che mica poteva vestirsi sempre di blu.
Capisce anche lei che l'amore non è
stare sempre vicini, appiccicati
che anche se ci hanno allontanati
se tu mi vuoi bene, io amo te.